Malattia infettiva causata da un virus (Paramyxovirus del genere Morbillivirus) che colpisce i bambini in età scolare e prescolare e ha la sua massima incidenza alla fine dell'inverno e durante la primavera. Altamente contagiosa, ha un'evoluzione benigna ma talvolta può presentare complicanze gravi.
Il 90% delle persone suscettibili esposte a una persona infetta contrae la malattia. Il contagio avviene tramite le secrezioni nasali e faringee e le goccioline respiratorie che si diffondono nell’aria quando il malato tossisce o starnutisce; il virus rimane infettivo nell’aria e sulle superfici infette fino a due ore. Il virus non è trasmesso dagli animali, non esistono portatori sani o persone infette che non abbiano sintomi.
Il periodo di incubazione è di durata variabile, compresa fra 9 e 15 giorni, ed è il periodo in cui si è stati contagiati ma non si hanno ancora i sintomi della malattia Nella maggioranza dei casi i sintomi sono assenti; in alcune situazioni si manifestano in forma sfumata mal di testa, malessere o indebolimento fisico.
Il periodo di invasione, successivo all’incubazione e quando iniziano i primi sintomi, è di breve durata (1-2 giorni) ed è caratterizzato da febbre elevata, congiuntivite con bruciore, lacrimazione, secrezione acquosa, dolore all'esposizione alla luce, raffreddore con secrezione di liquido trasparente dal naso seguita da secrezione mucosa, laringite con tosse stizzosa, a volte abbaiante, arrossamento del palato con piccole macchie di colorito rosso-cupo alla guancia, in corrispondenza dei denti molari, piccole macchie di colorito biancastro simili a capocchie di spillo con un contorno rossastro a "spruzzatura di calce" (le cosiddette macchie di Köplik).
Il periodo esantematico, in cui compaiono macchie sulla cute, ha una durata di circa tre giorni. È caratterizzato da febbre elevata, maculo papule di colore rosso vinoso che si estendono dal capo alle estremità di gambe e braccia, debolezza, malessere, sete intensa, insonnia, tremori, confusione.
Nel periodo di guarigione, l'esantema scompare dopo 5-6 giorni dall'inizio della malattia, a partire dal capo, ma lasciando una desquamazione cutanea finissima su tutto il corpo. La tosse può durare a lungo.
Durante la successiva fase di convalescenza, cioè di recupero delle condizioni di buona salute, la febbre può continuare, sia pure in forma attenuata e in presenza di una profonda debolezza.
I sintomi della malattia possono essere lievi oppure di gravità crescente, in funzione delle condizioni immunitarie della persona.
Le complicanze del morbillo possono riguardare fino al 30% dei casi. Le principali sono:
- Complicanze respiratorie, le più frequenti, con otiti, infiammazione delle orecchie, laringiti, broncopolmoniti batteriche e polmoniti interstiziali;
- Complicanze neurologiche, più rare ma a prognosi riservata, che possono essere anche molto gravi: encefalite acuta (1 caso su 1000), un’infiammazione dell’encefalo (cervello, tronco encefalico e cervelletto), panencefalite sclerosante subacuta (4 a 11 casi per 100.000) una rara malattia degenerativa del sistema nervoso centrale, che insorge in media sette anni dopo l’infezione primaria. Questa complicanza è caratterizzata da un progressivo deterioramento delle facoltà mentali e convulsioni.
Si stima che la mortalità della malattia, di solito causata dalle sue complicanze, nei paesi sviluppati sia dell'ordine 0.05-0.1% (uno/due casi su mille).
La fase contagiosa inizia durante l'incubazione, 2-3 giorni prima del periodo d'invasione e termina 2-5 giorni dopo la comparsa dell'esantema. La malattia è contagiosa soprattutto quando i sintomi non sono ancora evidenti.
Non esiste un trattamento antivirale specifico per il morbillo; la terapia è generalmente di supporto e comprende paracetamolo o ibuprofene e liquidi. Possono essere indicati antibiotici o altre terapie per le complicanze.
Per prevenire la malattia abbiamo a disposizione un vaccino sicuro ed efficace. Si tratta del vaccino trivalente, che protegge anche contro la parotite e la rosolia.
Questo vaccino viene somministrato in due dosi: la prima intorno all’età di 1 anno e la seconda tra i 4 e i 6 anni. Grazie alla vaccinazione, si è verificata una significativa riduzione dell’incidenza del morbillo nel mondo.
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