
L'ormone attivo BNP (peptide natriuretico di tipo B) e il frammento inattivo NT-proBNP sono prodotti dalle cellule dei ventricoli del cuore (in particolare il sinistro) e rilasciati in caso di sollecitazioni cardiache. Entrambi derivano da un pro ormone, il pro peptide natriuretico di tipo B (pro-BNP), che viene scisso da un enzima chiamato corina in una molecola di BNP e in una molecola di NT-proBNP. La concentrazione nel sangue di BNP si dimezza in 20 minuti mentre quella di NT-proBNP si dimezza in 2 ore. Pertanto, la concentrazione nel sangue di NT-proBNP è più alta e stabile, rendendolo preferibile ai fini della diagnostica perché più facilmente dosabile.
Viene eseguito tramite un semplice prelievo di sangue dalla vena di un braccio. Non è necessario il digiuno.
Al Bambino Gesù, l’esame si esegue presso i Centri Prelievi di San Paolo, Palidoro e Santa Marinella.
Il test misura la concentrazione di NT-proBNP nel sangue, per rilevare e valutare la presenza di insufficienza cardiaca (scompenso cardiaco) e in generale di disfunzioni del ventricolo sinistro (come l'ipertrofia ventricolare cardiaca). L'insufficienza cardiaca è una condizione caratterizzata dall'incapacità del cuore di rifornire l'organismo di una quantità adeguata di sangue rispetto alle effettive necessità; per cercare di rispondere alle richieste non più soddisfatte, il cuore viene sottoposto a una quantità di lavoro che non è più in grado di sostenere e che lo conduce a una distensione delle pareti ventricolari con aumento del rilascio di proBNP, che viene poi scisso in BNP e NT-proBNP. Di conseguenza, aumenta nel sangue la concentrazione di NT-proBNP.
L'esame viene generalmente richiesto in Pronto Soccorso quando il paziente presenta un quadro di dispnea (respiro affannoso) di cui non è chiara la causa.
Viene richiesto, inoltre, nello scompenso cardiaco cronico, soprattutto per tenere sotto controllo l'efficacia della terapia ed è uno strumento utile per discriminare lo scompenso cardiaco da condizioni quali malattie polmonari.
Non è richiesta una preparazione specifica.
I valori di NT-proBNP sono normalmente espressi in pg/ml. Sono più elevati nelle donne rispetto agli uomini e tendono ad aumentare normalmente con l'età. Il livello risulta aumentato anche in persone con malattie renali. I soggetti obesi possono avere valori diminuiti di NT-proBNP. Essendo diversi a seconda del sesso e dell'età, i livelli di normalità vengono per indicati nel referto del paziente.
Valori elevati di NT-proBNP suggeriscono o confermano la diagnosi di scompenso cardiaco: sono tanto più elevati quanto più grave è lo scompenso. La concentrazione di questa molecola nel sangue aumenta quando i sintomi dello scompenso cardiaco peggiorano e, viceversa, diminuisce se l'insufficienza cardiaca è stabile. Pertanto, livelli elevati di NT-proBNP nel sangue possono indicare la presenza di malattie cardiache gravi, mentre valori aumentati in misura più modesta possono indicare forme più lievi.
Anche in età pediatrica è utile nel follow up dei pazienti con insufficienza cardiaca cronica e nello screening della popolazione ad alto rischio di sviluppare una disfunzione del ventricolo di sinistra.
Quando il risultato dell'esame è nella norma, si può escludere con buona attendibilità la presenza di scompenso cardiaco. Inoltre, piccoli scostamenti dagli intervalli di normalità possono non avere significato clinico. Per questo motivo i risultati dell'esame devono essere sempre valutati dal medico in relazione allo stato di salute generale di ogni persona.
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