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Nuovo Coronavirus: chi ha avuto il COVID-19 si deve vaccinare?

I soggetti già infettati dal virus del Covid-19 necessitano anche loro di essere vaccinati e di ripetere il vaccino periodicamente 

I dati di molti studi clinici indicano che i vaccini anti COVID-19 autorizzati e attualmente disponibili possono essere somministrati in sicurezza alle persone con una precedente infezione da SARS-CoV-2.

A tutti dovrebbe essere offerta la vaccinazione, indipendentemente dalla storia di una precedente infezione da SARS-CoV-2, sia che abbia dato sintomi (infezione sintomatica) sia che non abbia dato alcun sintomo (infezione asintomatica). Non è necessario né richiesto alcun test per la ricerca di anticorpi.

Nel tempo il virus SARS CoV-2 si è modificato ampiamente per cui i nuovi vaccini hanno incluso una protezione anche per i nuovi ceppi virali: sono quindi molto più efficaci verso i ceppi di virus che sono attualmente circolanti.

Solo nel caso di una infezione da SARS-CoV-2 in corso, la vaccinazione deve essere rimandata fino a quando la persona non si sia ripresa dalla malattia acuta (se la persona ha avuto sintomi).

Poiché una pregressa infezione da SARS-CoV-2 (decorsa in maniera sintomatica o asintomatica) già determina una risposta immunologica protettiva, il Ministero della Salute consiglia di considerare l'infezione come un equivalente della somministrazione di vaccino che venga eseguita ad almeno 3 mesi di distanza dalla documentata infezione.

Infatti, anche se non esiste un intervallo minimo raccomandato tra l'infezione e la vaccinazione, i dati disponibili indicano un basso rischio di reinfezione da SARS-CoV-2 nei mesi successivi all'infezione, che tuttavia aumenta con il tempo a causa del declino dell'immunità.

Gli studi scientifici dimostrano che le persone con una precedente esposizione al SARS-CoV-2 sono capaci di dare una forte risposta immunitaria anche subito dopo la prima dose di vaccino, e hanno pochi benefici aggiuntivi da una seconda dose somministrata entro sei mesi dall'infezione.

Diversa la situazione dopo molto tempo: l'immunità acquisita tramite l'infezione o un ciclo vaccinale completo tende a calare nel tempo.

Per mantenere efficace la protezione - soprattutto nei soggetti fragili per età o compresenza di altre patologie - un richiamo con il nuovo vaccino bivalente adattato a Omicron XBB.1.5 è raccomandato per prevenire la mortalità, le ospedalizzazioni e le forme gravi di COVID-19.

Sono per questo disponibili il vaccino a mRNA Comirnaty Omicorn XBB 1.5 e il vaccino proteico adiuvato Nuvaxovid XBB 1.5.

Sfoglia online il numero di 'A scuola di salute' dedicato ai vaccini contro il Nuovo Coronavirus:

 

ATTENZIONE
Se tu o i tuoi conviventi avete sintomi del COVID-19, resta in casa e chiama subito il tuo pediatra di libera scelta o il tuo medico di medicina generale. 

 

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  • A cura di: Guido Castelli Gattinara
    Istituto Bambino Gesù per la Salute del Bambino e dell'Adolescente
  • in collaborazione con:

Ultimo Aggiornamento: 20  Agosto 2024 


 
 

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