Quello che sappiamo ad oggi è che nonostante la comparsa di nuove varianti i vaccini anti COVID-19 disponibili continuano ad essere efficaci nel prevenire i ricoveri e le forme gravi della malattia. Dai dati disponibili, è dimostrato che questi vaccini proteggono contro i sintomi più gravi della malattia e che, sebbene con l’arrivo di nuove varianti siano meno efficaci nel prevenire l'infezione riescano tutt’ora a ridurre la probabilità di trasmettere il SARS-CoV-2 ad altre persone.
Dai dati disponibili sembra che i vaccini disponibili contro il SARS-CoV-2 siano efficaci contro la maggior parte delle varianti e abbiano comunque una sostanziale efficacia contro le forme gravi della malattia. In futuro, continueremo probabilmente a veder comparire ed emergere nuove varianti. È quello che fanno i virus: mutano.
I produttori stanno ormai adattando i vaccini alla situazione per renderli efficaci contro una serie di varianti.
Non ci sono dati per tutti i vaccini disponibili, per tutte le varianti e per le varianti che emergeranno in futuro e neppure sul grado di protezione dei vaccini contro l'infezione da varianti del virus. Pertanto:
- Varie osservazioni suggeriscono che i vaccini attualmente in uso dovrebbero proteggerci anche dalle forme gravi di COVID-19 causate dalle varianti in circolazione;
- Ancora non sappiamo quanto i soggetti vaccinati siano protetti dall'infezione con le varianti del virus;
- Non possiamo certo predire il futuro e sapere se le varianti che compariranno nei prossimi mesi saranno o meno sensibili ai vaccini che stiamo utilizzando oggi, ma sono in fase di sviluppo e sperimentazione una nuova generazione di vaccini che possa proteggere da un'ampia varietà di Coronavirus.
Ma mentre aumenta la conoscenza su come queste varianti sono sensibili ai vaccini, è importantissimo, anche se si è vaccinati, continuare a indossare la mascherina negli ambienti affollati indicati dalla normativa, mantenere la distanza di almeno un metro e lavare spesso le mani.
Chi ha avuto la malattia COVID19, dovrà comunque vaccinarsi. I dati fino ad ora disponibili dimostrano che chi ha avuto la malattia COVID-19 deve effettuare una singola dose di vaccino per ottenere una risposta anticorpale sufficiente.
Questo dimostra che i vaccini sono in grado di aumentare l'immunità anche di coloro che hanno già avuto la malattia. È importante che dal momento in cui è stata fatta diagnosi di COVID-19 alla somministrazione del vaccino passino come minimo 2-3 mesi.
Sfoglia online il numero di 'A scuola di salute' dedicato ai vaccini contro il Nuovo Coronavirus:
ATTENZIONE
Se tu o i tuoi conviventi avete sintomi del COVID-19, resta in casa e chiama subito il tuo pediatra di libera scelta o il tuo medico di medicina generale. Altrimenti, chiama uno dei numeri di emergenza regionali indicati sul sito del Ministero della Salute.
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