
In una piccola percentuale di casi, i bambini vaccinati possono sviluppare la febbre. Questo accade in genere in 1-2 bambini su 10 e può essere spiegato dal funzionamento del vaccino. La vaccinazione stimola il sistema immunitario del bambino, simulando un'infezione naturale ma senza causare la malattia.
Questo processo di stimolazione può attivare diverse reazioni immunitarie, che hanno lo scopo di difendere il bambino ma che nel contempo producono le cosiddette citochine che sono i mediatori della febbre.
La febbre può comparire in tempi diversi a seconda del tipo di vaccino:
- Vaccini somministrati più frequentemente: La febbre può comparire entro 24 ore dalla somministrazione e di solito dura al massimo uno o due di giorni.
- Vaccini meno frequenti: La febbre può apparire più tardi, tra 5 e 12 giorni dopo la vaccinazione, e anche in questo caso dura solitamente circa 48 ore.
In tutti i casi, è raro che la febbre superi i 39,5 °C. Sapere che la febbre può comparire e conoscere il periodo in cui si manifesta è utile per evitare di confonderla con i sintomi di una malattia. Se la febbre persiste oltre il previsto, è consigliabile consultare il pediatra per escludere altre cause.
In caso di febbre superiore ai 38°C accompagnata da malessere, è utile somministrare un antifebbrile, preferibilmente il paracetamolo. Se il bambino ha una storia di convulsioni febbrili, è importante informare il medico vaccinatore prima della vaccinazione.
La febbre dopo il vaccino può provocare convulsioni febbrili, ma il medico saprà come gestire la situazione e fornire le giuste indicazioni. Le convulsioni febbrili post-vaccinali sono rare e non hanno conseguenze a lungo termine sulla salute o sulla crescita dei bambini.
Le reazioni febbrili dopo la vaccinazione, quindi, sono generalmente lievi e di breve durata. La febbre è una normale risposta del sistema immunitario alla vaccinazione e non dovrebbe preoccupare eccessivamente. Tuttavia, è importante monitorare attentamente il bambino e consultare il medico in caso di sintomi prolungati o gravi.
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