I pollini sono minuscoli granellini che permettono alle piante di riprodursi. Nel periodo dell'impollinazione si muovono nell'aria, trasportati dal vento, dagli insetti.
È il polline, quel pulviscolo giallo o arancione prodotto dalle piante, che in misura sempre crescente crea disturbi nella salute dei soggetti allergici, soprattutto in primavera.
Primavera e stagione dei pollini è infatti un binomio sempre più stretto, sia perché il numero delle persone allergiche in Italia aumenta sempre più, sia perché i periodi di fioritura si allungano a vista d'occhio.
Da marzo a luglio la concentrazione di pollini cresce soprattutto nelle giornate calde, assolate e ventose perché i pollini sono più leggeri e meglio trasportati nell'aria.
La stessa concentrazione si riduce con la pioggia ed è più elevata la sera rispetto al primo mattino.
Ovviamente ci sono più pollini in prossimità delle piante e delle erbe che li producono, ad esempio, col taglio dell'erba del prato intorno a casa, si ha una maggiore esposizione ai pollini e i disturbi nei bambini allergici al polline possono aumentare.
Ecco, dagli esperti del Bambino Gesù, le 5 regole che le famiglie dei bambini allergici ai pollini dovrebbero seguire nel periodo critico:
- Evitare gite in campagna nelle ore mattutine, soprattutto nei giorni di sole con vento e clima secco;
- Scegliere come meta delle proprie vacanze località di alta montagna o di mare. Ricordare che per altitudini medie (600-1000 metri) le stesse piante liberano i pollini circa un mese più tardi rispetto alla pianura;
- Verificare la pulizia dei filtri di condizionamento dell'auto e della casa;
- Non tagliare l'erba del prato e non sostare nelle vicinanze di altri spazi in cui sia stata tagliata l'erba;
- Evitare il contatto con il fumo di tabacco, polveri e pelo di animali.
Ed ecco 5 cose inutili che spesso le famiglie dei bambini allergici ai pollini fanno, ma non giovano alla loro salute:
- Evitare i prati, i campi coltivati e i terreni incolti: i pollini diffondono dovunque, sono progettati per questo;
- Chiudere le finestre o evitare che il bambino esca di casa;
- Abitare ai piani alti;
- Mettere mascherine sul viso del bambino a coprire e proteggere il naso e la bocca, mettere occhiali da sole o cappelli con visiera;
- Fare lavaggi nasali: le prove di efficacia sono tenui, il fastidio per il bambino è certo.
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