La polmonite è un processo infiammatorio che può interessare uno o entrambi i polmoni. È una malattia che può colpire chiunque, ma è più frequente tra gli anziani, i neonati e i pazienti affetti da malattie croniche.
Se la polmonite è contratta da individui sani, fuori dall'ambiente ospedaliero, si definisce polmonite acquisita in comunità (CAP dall'inglese Community Acquired Pneumonia).
Spesso non è possibile identificare il microbo che causa la polmonite; è possibile ipotizzare l'origine dell'infezione in base all'età del paziente.
I virus infatti, sono la causa più frequente nei bambini più piccoli; dopo i 3 anni prevalgono invece le infezioni batteriche, in particolare, le forme da Streptococcus pneumoniae o Pneumococco.
A tutte le età possono essere riscontrate polmoniti da Mycoplasma e Chlamydia pneumoniae, sebbene siano più frequenti nei bambini di età superiore ai 5 anni. Spesso si possono manifestare infezioni miste, batteriche e virali.
Tra le forme virali, il virus respiratorio sinciziale (VRS), rappresenta il maggiore responsabile nei mesi invernali, mentre l'Adenovirus è più frequente nella restante parte dell'anno.
Le CAP (Community Acquired Pneumonia) sono favorite dall'esposizione al fumo passivo e dalla presenza di asma.
I bambini con polmonite possono presentare:
- Febbre;
- Tachipnea (aumento della frequenza respiratoria);
- Dispnea (difficoltà respiratoria);
- Tosse;
- Respiro sibilante;
- Dolore toracico.
Possono inoltre essere presenti sintomi non strettamente legati alle vie respiratorie:
- Sonnolenza;
- Inappetenza;
- Vomito;
- Diarrea;
- Dolori addominali;
- Irritabilità.
La diagnosi si basa prevalentemente sulla raccolta della storia e sulla visita del bambino.
La radiografia del torace non va eseguita di routine, ma riservata ai casi dubbi, a quelli in cui si sospettino delle complicanze o in caso di polmoniti con decorso protratto o che non rispondano alla terapia prescritta.
La scelta della terapia è legata all'età del bambino e all'entità della polmonite (forma lieve, moderata o grave). Tuttavia, nella gran parte dei casi, i bambini con la polmonite possono essere curati a domicilio.
Nei neonati, entro i 20 giorni di vita, è sempre necessario il ricovero e un trattamento antibiotico duplice per via endovenosa.
Dalla terza settimana di vita ai 3 mesi, è indicata la terapia antibiotica con un macrolide associato a una cefalosporina.
Dai 4 mesi di vita, pur essendo frequenti le forme virali, è sempre indicata la cura antibiotica, se la causa non è stata identificata poche non è possibile escludere un'infezione mista.
L'antibiotico di scelta è l'Amoxicillina ad alte dosi. L'associazione con il macrolide deve essere considerata a qualsiasi età, qualora non si ottenga risposta con l'antibiotico di prima scelta.
Nelle forme gravi o complicate saranno da considerare anche altre terapie antibiotiche, nonché misure di supporto (ossigenoterapia, fluidoterapia, fisioterapia).
Per i pazienti con più di 3 mesi di vita, il ricovero è indicato in caso di:
- Saturazione di ossigeno inferiore al 92%;
- Impossibilità di gestione a domicilio;
- Fattori di rischio preesistenti (immunodeficit, cardiopatie, malattie croniche polmonari);
- Fallimento della terapia a domicilio;
- Alterazioni dello stato mentale.
I sintomi ai quali i genitori devono prestare attenzione sono:
- Persistenza di febbre elevata oltre le 72 ore dall'inizio della terapia antibiotica;
- Comparsa di difficoltà respiratoria;
- Presenza di rientramenti (infossamento della gabbia toracica e al giugulo parte inferiore e anteriore del collo);
- Estrema stanchezza del bambino o aumentata sonnolenza.
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