Gli esami radiologici con radiazioni ionizzanti sono ampiamente utilizzati in odontoiatria per diagnosticare, pianificare e monitorare i trattamenti oltre che per il follow-up delle patologie odontoiatriche.
Dopo una prima visita odontoiatrica, può capitare che il dentista richieda di eseguire delle radiografie al bambino e molti genitori, in seguito a tale richiesta sono assaliti dai dubbi: "Sarà pericoloso? Quante radiazioni assorbirà? È proprio necessario effettuare gli esami radiografici prescritti?".
Tutte queste domande sono legittime, ma è importante fare chiarezza sull'utilità degli esami e sull'effettiva dose di radiazioni a cui esponiamo i nostri bambini, per aiutare i genitori a superare con serenità questi timori.
In ortodonzia, gli esami radiografici si rendono necessari quando, a seguito dell'esame clinico, si evidenzia la necessità di effettuare un trattamento ortodontico. Il momento in cui effettuare il primo esame radiografico non si deve basare sull'età del paziente ma sulle esigenze individuali cliniche di ciascun bambino.
La diagnostica radiologica in odontoiatria è principalmente basata su: radiografia endorale (radiografie all'interno della cavità della bocca), ortopanoramica, teleradiografia del cranio in latero-laterale (LL) e postero-anteriore (PA).
In situazioni particolari è richiesto un approfondimento diagnostico con imaging 3D, eseguibile con apparecchiatura Cone Beam CT (CBCT) o di tomografia computerizzata (TC).
L’ortopanoramica (detta anche ortopantomografia) è considerata uno dei principali esami diagnostici; consente infatti una visione completa dell'anatomia dentale del paziente e della mandibola e costituisce la base sulla quale impostare successivi approfondimenti per le più scrupolose esigenze diagnostiche.
È uno degli strumenti di ausilio alla prima visita, permettendoci di scoprire tutti quei disturbi dell'apparato stomatognatico che risultano nascoste all'esame clinico.
L'ortopanoramica consente di valutare lo stato della permuta dentaria (la sostituzione dei denti da latte con i denti permanenti), la presenza dei denti permanenti e la posizione dei denti non ancora erotti - quelli che stanno crescendo nella gengiva ma non hanno ancora perforato la mucosa - così come eventuali anomalie a carico dei denti e delle ossa mascellari.
La teleradiografia del cranio e l'analisi cefalometrica (lo studio delle dimensioni della testa) trovano indicazione nella diagnosi, nella pianificazione del trattamento e nel controllo dei risultati che si sono ottenuti con la terapia.
In presenza di dubbi sulla presenza di asimmetrie facciali, è indicato l'uso della teleradiografia del cranio in proiezione postero-anteriore.
Nel paziente che necessita di correzione della posizione anomala di uno o più elementi dentali, l'esame radiografico consiste, in genere, in una radiografia panoramica o ortopanoramica (OPT) ed in una teleradiografia del cranio in latero-laterale, integrata, eventualmente, da esami più specifici nei casi complessi.
L'esame radiografico di elezione in tutti i soggetti nei quali esista un sospetto di carie in elementi dentali decidui o permanenti, è la radiografia endorale di tipo bite-wing che consente una diagnosi precisa di carie ed è di aiuto soprattutto in presenza di carie tra un dente e l'altro, che talvolta non sono visibili all'esame della bocca. La radiografia bite-wing viene effettuata posizionando una piccola lastra radiografica all'interno delle arcate dentarie.
È importante ricordare che in odontoiatria le indagini radiografiche sono uno strumento talvolta indispensabile per valutare la presenza di patologie del cavo orale, per effettuare diagnosi certe e sicure e per impostare il piano di trattamento più adatto alla situazione di ciascun bambino.
In situazioni particolari potrebbe essere necessario approfondire gli esami radiografici di base con uno studio tridimensionale del cranio (o di alcune sue aree); tra le molteplici indicazioni le più comuni sono:
- Lo studio dei denti inclusi (rimasti in parte o del tutto all'interno della gengiva), soprannumerari ed ectopici (lontani dalla loro sede naturale), e dei loro rapporti con le strutture anatomiche limitrofe come le cavità mascellari, le fosse nasali e il nervo alveolare inferiore;
- La valutazione pre- e post-trattamento delle lesioni dell'apice, vale a dire dell'estremità della radice del dente;
- La pianificazione pre-chirurgica nella terapia implantare.
In odontoiatria l’uso della TC è gradualmente diminuito dall'introduzione della CBCT. Ora viene utilizzato principalmente per l'imaging 3D quando la CBCT non è disponibile o per applicazioni specifiche per le quali fornisce capacità diagnostiche superiori rispetto alla CBCT.
La Cone Beam CT (o tomografia computerizzata a fascio conico) è una tecnica di imaging TC che utilizza radiazioni ionizzanti con un fascio di raggi X a forma di cono o piramide e un array di detettori 2D o flat panel, che consente di ottenere immagini tridimensionali molto accurate con minor dose di radiazioni rispetto alla tomografia computerizzata.
Prima di ogni esposizione medica a radiazioni ionizzanti viene sempre valutata dal Medico Radiologo l’appropriatezza (giustificazione) della richiesta e si procede all’indagine solo se il beneficio per il paziente supera il possibile detrimento sanitario che potrebbe derivarne.
Tutte le procedure sono inoltre ottimizzate in modo tale da mantenere la dose di radiazioni ionizzanti al livello più basso ragionevolmente ottenibile, tenendo conto del peso e dell’età dei bambini. In ogni caso la quantità di radiazioni ionizzanti utilizzata per gli esami di radiologia odontoiatrica è bassissima, paragonabile alla quantità di radiazioni di fondo naturale a cui viene esposto il nostro corpo in pochi giorni.
La formazione del personale e i controlli periodici delle attrezzature consentono di eseguire degli accertamenti diagnostici (in grado di fornire le informazioni necessarie per una diagnosi) con la minor dose possibile di radiazioni ionizzanti.
Una gravidanza (accertata, sospetta o anche solo possibile) rappresenta una potenziale controindicazione all'esecuzione di esami con radiazioni ionizzanti. In questi casi è importante avvisare il Medico Radiologo che valuterà la possibilità di eseguire o rinviare l'esame.
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