Nelle prime settimane di vita, la nutrizione, al seno o con latte di formula, può creare qualche ansia e non c'è mamma (e spesso anche papà!) che non si sia posto qualche domanda sul ruttino.
"Che succede se non lo fa?", "Lo posso mettere nella culla a dormire anche se ancora non lo ha fatto?".
L'eruttazione serve per espellere parte dell'aria che i neonati e i lattanti tendono a ingoiare mentre si nutrono. Alcuni bambini, specie quelli allattati artificialmente, deglutiscono molta aria e non riuscendo a espellerla con l'eruttazione, possono più facilmente andare incontro a coliche gassose e diventare irritabili.
Per cercare di far espellere l'aria ingoiata in eccesso e favorire il ruttino, porre il bambino in posizione verticale appoggiarlo al proprio petto, tenendolo con una mano e, con l'altra, dare piccole pacche sulla schiena. Per evitare che i rigurgiti, sempre in agguato, finiscano sui vestiti, è sempre opportuno tenere appoggiato un asciugamano sulla spalla.
A volte un lattante può apparire molto irrequieto durante tutta la poppata; in questi casi, sospendere temporaneamente anche 2-3 volte l'allattamento ed effettuare la consueta manovra per favorire l'eruttazione.
Nei primi sei mesi di vita, è opportuno tenere il bambino in una postura eretta per circa 15 minuti al termine di ogni poppata per favorire il ruttino ma non preoccupatevi se non viene fatto: alcuni bambini fanno molti ruttini mentre altri solo occasionalmente; trascorso questo tempo, il bambino potrà comunque essere messo a fare la nanna.
Crescendo e cambiando l'alimentazione è possibile che il bambino smetterà di eruttare così frequentemente; non vi preoccupate, è tutto normale, vuol dire che ha imparato a succhiare più voracemente deglutendo meno aria.
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