Le orecchie sono composte da tre parti: l'orecchio esterno, l'orecchio medio e l'orecchio interno. L'orecchio esterno comprende il padiglione auricolare e il condotto uditivo esterno.
Insieme, queste strutture catturano i suoni e li incanalano nell'orecchio medio. Il condotto uditivo esterno contiene alcune ghiandole che producono una sostanza di colore giallo-marrone, il cerume.
È pertanto del tutto normale avere un rivestimento di cerume della porzione laterale (quella più vicina all'esterno) del condotto uditivo, poiché questo concorre a mantenere la superficie del condotto umida e morbida, aiutandone la pulizia e la lubrificazione, e protegge l'orecchio medio dalla polvere, dallo sporco di tutti i giorni, nonché dall'ingresso e dall'adesione di potenziali agenti patogeni, grazie al suo ambiente a pH acido.
Generalmente, l'accumulo di cerume nel condotto uditivo esterno non dà problemi fintanto che l'ostruzione è parziale.
Quando il cerume occlude completamente il lume del condotto, cosa che può avvenire anche improvvisamente dopo un bagno, a causa del rigonfiamento del cerume presente, il bambino può presentare uno o più dei seguenti sintomi:
- Ipoacusia, cioè diminuzione dell'udito
- Acufeni, che sono ronzii alle orecchie
- Autofonia, o rimbombo della propria voce, sensazione di avere le orecchie tappate
- Prurito del canale uditivo
- Otalgia, cioè dolore all'orecchio
- Otorrea, una secrezione arancione che esce dal condotto uditivo
- Sensazione di perdita d'equilibrio, o vertigini.
- Protesi acustiche: per i genitori dei bambini ipoacusici, è bene ricordare che l'utilizzo di protesi acustiche aumenta la produzione di cerume, in quanto la presenza della chiocciolina, (il tappo di silicone su misura del condotto uditivo) tende meccanicamente a stimolare l'attività delle ghiandole sebacee e ceruminose che lo producono;
- Patologie cutanee (es: dermatite desquamativa del condotto, psoriasi, ittiosi): in questo caso, è aumentato il rischio di formazione di un tappo epidermico, cioè costituito prevalentemente da detriti di pelle;
- Patologie dell'orecchio: tali condizioni possono alterare il fisiologico scorrimento del cerume verso l'esterno del padiglione auricolare;
- Scorretta igiene auricolare: sia la mancanza di pulizia che la scorretta igiene dell'orecchio possono favorire l'accumulo di cerume.
Per la rimozione di un tappo, sospettato da parte dei genitori oppure osservato dal pediatra di famiglia, è sempre consigliabile rivolgersi allo specialista. In caso di cerume "morbido": solitamente è sufficiente la rimozione mediante un lavaggio auricolare, cioè nell'invio di un getto di acqua tiepida, a temperatura corporea, nel condotto uditivo esterno.
Il lavaggio auricolare dovrebbe essere eseguito solamente da personale specializzato, poiché si tratta di una procedura non del tutto privo di complicazioni, quali acufeni, lacerazioni della pelle del condotto, perforazioni della membrana timpanica, vertigini.
In caso di cerume "duro" è spesso utile ammorbidire il tappo con delle gocce oleose, per poi completare la pulizia attraverso strumenti specifici (es: anse, pinzette), procedura da fare eseguire allo specialista. In taluni casi, è necessario ricorrere alla aspirazione, ovvero una procedura eseguita dall’otorinolaringoiatra, che rimuove il cerume attraverso l'uso di un micro-aspiratore e con la guida del microscopio.
Le orecchie del bambino vanno pulite regolarmente per rimuovere lo sporco. Il modo più sicuro per farlo è quello di utilizzare un panno morbido o un batuffolo di cotone di grandi dimensioni intorno all'orecchio dopo il bagnetto.
Inserire qualunque altra cosa nel condotto uditivo esterno (cotton-fioc, candele), rischia di spingere in profondità il cerume, compattarlo e determinare la formazione di un vero e proprio tappo.
Nella peggiore delle ipotesi, in caso di un movimento brusco del bambino durante la pulizia, può provocare un trauma della pelle del condotto o della stessa membrana timpanica, con perforazione del timpano.
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