
Il trauma spinale del bambino è differente dal trauma dell'adulto a causa della diversa risposta delle strutture ossee, legamentose e nervose alle sollecitazioni e ai traumi nelle varie età dello sviluppo.
Nel neonato il trauma spinale coinvolge strutture estremamente immature e ancora parzialmente cartilaginee.
I legamenti sono meno resistenti e le strutture nervose più delicate. Ogni età presenta differenti lesioni tipiche: nelle prime fasi della vita è meno probabile riscontrare una frattura, mentre sono più frequenti lesioni da strappamento e da dislocazione.
Alcuni traumi spinali sono associati a un danno del midollo osseo: la funzione midollare può essere compromessa in maniera definitiva o transitoria e il danno può essere completo o parziale.
I deficit che si verificano al di sotto della zona danneggiata possono coinvolgere la funzione motoria, sensitiva o sfinterica in modo più o meno grave.
I traumi cervicali sono più frequentemente causa di danni neurologici e si associano a tassi più alti di mortalità (circa il 17%).
Nei casi più gravi si osserva la comparsa di paraplegia (paralisi dei soli arti inferiori) o tetraplegia (paralisi di tutti e quattro gli arti) a seguito di un trauma spinale.
Le complicazioni, per l'immobilità che ne deriva, possono essere:
- Atrofia muscolare;
- Comparsa di decubiti;
- Infezioni;
- Problematiche respiratorie.
I traumi spinali rappresentano il 3-6% dei traumi scheletrici. I traumi cervicali sono più del 50% del totale. Solo il 3% dei traumi interessano i bambini e i ragazzi da 0 a 15 anni.
Infatti, la maggior parte dei traumi spinali (il 70%) si osserva tra i 16 e i 45 anni, con una notevole prevalenza del sesso maschile.
Il 52% dei traumi spinali pediatrici è causato da incidenti stradali, il 27% da incidenti sportivi, il 15% da cadute accidentali. NeI 3% dei casi il trauma è conseguenza di un abuso.
Ogni fascia d'età presenta dinamiche proprie:
- Neonati, lattanti e prima infanzia: in questa età i riflessi sono meno pronti e le reazioni di protezione sono assenti. I danni sono spesso causati da traumi da decelerazione della cervicale, spesso a causa di un trasporto in auto senza il rispetto delle norme di sicurezza. I traumi cervicali sono favoriti dalla lassità dei legamenti e da una testa relativamente pesante, la cui inerzia favorisce lesioni da strappamento;
- Bambini: in questa fascia di età i traumi sono frequentemente causati da cadute dall'alto (scale, muretti, finestre), da cadute con mezzi in movimento (pattini, biciclette, skate), da incidenti in auto (quando il bambino non viene assicurato da alcun sistema di ritenuta e protezione) e da investimenti;
- Adolescenti: tuffi di testa in acque basse o fondali non noti, incidenti sportivi (calcio, sci, ginnastica), incidenti in auto e moto, cadute dall'alto accidentali e non, traumi da armi da fuoco. Non sono trascurabili i casi di trauma spinale non accidentale, spesso si tratta di lesioni da scuotimento che si verificano in ambienti familiari problematici.
I sintomi di un trauma spinale dipendono dall'altezza del danno: saranno tanto più gravi quanto più alto è il danno.
Ad esempio, un grave danno della colonna cervicale può provocare una paralisi delle braccia e delle gambe (tetraplegia) mentre un danno della colonna toracica potrà provocare una paralisi delle gambe ma non delle braccia (paraplegia).
I sintomi che presentano, in misura variabile, i bambini con un trauma spinale sono:
- Paralisi delle braccia o delle gambe;
- Debolezza muscolare;
- Mancanza di sensibilità;
- Problemi respiratori;
- Dolori al collo o alla schiena;
- Perdita di controllo della vescica e dell'intestino.
Sulla scena dell'incidente va fatta molta attenzione alla mobilizzazione del bambino: non muovere l'infortunato e attendere i soccorritori.
Il trasporto inadeguato può provocare un danno al midollo spinale che non si era verificato al momento del trauma.
Infatti, tra il 3% e il 25% delle lesioni midollari avvengono successivamente al trauma proprio a causa di mobilizzazioni non corrette.
Un'alta percentuale di traumi e di lesioni spinali è evitabile con la prevenzione: accertiamoci sempre che i passeggeri in auto siano assicurati ad adeguati sistemi di ritenuta, mediante il corretto uso delle cinture, dei seggiolini, etc.
In moto, cerchiamo di far indossare un abbigliamento tecnico in grado di proteggere la colonna vertebrale.
In casa rimuoviamo gli oggetti (sedie, panche, scalette) che possono favorire l'accesso dei bambini alle finestre o ai balconi.
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