Il Pronto Soccorso è un servizio essenziale che deve essere utilizzato per far fronte a problemi urgenti non risolvibili dal pediatra di libera scelta o dai medici di continuità assistenziale.
Un suo corretto uso consente a medici e infermieri di offrire un servizio migliore a chi ne ha realmente necessità.
Per far fronte al grande afflusso di pazienti, nei Pronto Soccorso con più di 25.000 accessi all'anno è prevista, per legge, la funzione di triage.
Il termine triage deriva dal francese trier, che significa scegliere; è quindi un metodo di valutazione e selezione immediata per assegnare a ciascun paziente un grado di priorità per l'accesso alle cure.
Questo metodo consente di razionalizzare i tempi di attesa in funzione delle necessità dei pazienti, utilizzando come criterio di scelta le condizioni cliniche degli stessi e non quello dell'ordine di arrivo in Pronto Soccorso.
Il triage è svolto da un Infermiere esperto e specificatamente formato che, valutando i segni e i sintomi del paziente, identifica le condizioni potenzialmente pericolose per la vita e attribuisce un codice di gravità al fine di stabilire le priorità di accesso alla visita medica.
L'infermiere triagista opera secondo protocolli predefiniti e approvati dal Coordinatore Infermieristico e dal Responsabile del Pronto Soccorso, in accordo con le più recenti linee guida nazionali e regionali.
L'attività del triage si articola in diverse fasi:
- Valutazione immediata (cosiddetta "sulla porta"): consiste nell'effettuare una rapida osservazione del paziente con il fine di individuare i soggetti con problemi assistenziali che necessitano di un intervento immediato;
- Valutazione soggettiva e oggettiva: viene effettuata una valutazione, attraverso la raccolta di dati forniti dall'accompagnatore (genitore o soccorritore) e dallo stesso bambino, se collaborante. Vengono quindi rilevati i parametri vitali, visionata eventuale documentazione medica e registrato il paziente sull'apposito programma;
- Decisione di triage: consiste nell'assegnazione del codice di priorità, nell'attuazione dei necessari provvedimenti assistenziali e nell'eventuale attivazione di percorsi diagnostico-terapeutici-assistenziali. In sede di triage è infatti possibile l'attivazione di percorsi di cura predefiniti.
Di seguito si riportano i cinque codici di triage e il tempo massimo di attesa raccomandato prima che il bambino venga visitato.
Codice | Denominazione | Tempo massimo |
1 | Emergenza | Accesso immediato |
2 | Urgenza | Accesso entro 15 minuti |
3 | Urgenza differibile | Accesso entro 60 minuti |
4 | Urgenza minore | Accesso entro 120 minuti |
5 | Non urgenza | Accesso entro 240 minuti |
NB: Questi sono i tempi indicativi che, a seconda dell'afflusso e dell'urgenza, possono variare sensibilmente.
In caso di sovraffollamento, i tempi d'attesa per i codici di minore gravità potrebbero prolungarsi.
- Rivalutazione: parte integrante del processo di triage è la rivalutazione del paziente durante l'attesa della visita medica, qualora questa si dovesse protrarre. È un momento importante per aumentare la sicurezza del paziente, poiché le condizioni cliniche potrebbero peggiorare con il trascorrere del tempo. La rivalutazione può essere effettuata dal personale infermieristico secondo scadenze programmate in base al codice colore oppure su richiesta del genitore, in caso le condizioni del bambino siano immutate.
Di seguito si riportano le modalità di rivalutazione in relazione al codice attribuito.
Codice | Denominazione | Modalità di rivalutazione |
1 | Emergenza | Nessuna rivalutazione |
2 | Urgenza | Osservazione diretta |
3 | Urgenza differibile |
Ripetizione di parte o di tutte le fasi di valutazione: - A giudizio dell'infermiere di triage; |
4 | Urgenza minore |
Ripetizione di parte o di tutte le fasi di valutazione: - A giudizio dell'infermiere di triage; |
5 | Non urgenza |
Ripetizione di parte o di tutte le fasi di valutazione: - A giudizio dell'infermiere di triage; |
Di regola tutti i bambini che accedono al Pronto Soccorso vengono valutati dal Pediatra. Tuttavia per ridurre i tempi d'attesa, bambini di stretta competenza specialistica (in particolare: neonatologica, ortopedica, chirurgica), possono avere un percorso differenziato con accesso rapido (fast track) e venir presi in carico direttamente dal medico Specialista.
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