>

Dracunculiasi

È causata da un verme parassita, il verme della Guinea, oggi quasi del tutto scomparso grazie a un Programma di sorveglianza e prevenzione 

La dracunculiasi è causata da un verme parassita, un Nematode il cui nome è Dracunculus medinensis, conosciuto anche come "verme della Guinea".

Negli anni '80, la dracunculiasi era diffusa costantemente in 20 diversi paesi tra Africa tropicale, Yemen, India e Pakistan e ne erano affette circa 3,5 milioni di persone.

Grazie agli sforzi internazionali per interrompere la trasmissione, nel 2018 sono stati 28 i casi di infezione confermata, tutti in zone povere e remote dell'Africa centrale in cui non c'è accesso all'acqua potabile. Il verme della Guinea si può considerare prossimo alla scomparsa.

L'infezione avviene per ingestione di acqua contaminata che contiene crostacei microscopici (copepodi) già infettati dal parassita.
Raggiunto l'intestino dell'ospite, i parassiti penetrano nella parete intestinale e da qui raggiungono la cavità addominale dove restano per circa un anno trasformandosi in vermi adulti e accoppiandosi.

Le femmine gravide si spostano verso la pelle, principalmente quella degli arti inferiori, e formano un piccolo rilievo solido (una papula) che poi si ulcera.
Quando la persona infetta si immerge in acqua per cercare sollievo dal bruciore, dall'ulcera si liberano larve mobili. I
vermi che non riescono a raggiungere la superficie muoiono e si calcificano sotto la pelle.

I sintomi iniziano dopo 10-14 mesi dall'infezione e comprendono febbre moderata, rash pruriginoso, nausea, vomito, diarrea e capogiri.

Nel sito in cui sono rilasciate le larve, di solito su un arto inferiore, si forma una vescicola dolorosa e ulcerata.

Sono comuni le infezioni batteriche provocate dalla vescicola che si ulcera. Se non trattate opportunamente, le infezioni possono provocare cellulite, ascessi, tetano, sepsi e artrite settica. 

La diagnosi di dracunculiasi è si basa sull'osservazione della tipica lesione cutanea dalla quale fuoriesce un verme, di solito su un arto inferiore.

Non esiste una cura efficace della dracunculiasi con farmaci e non disponiamo neppure di un vaccino per la prevenzione.

La terapia, lunga e dolorosa, consiste nella rimozione del verme, che viene estratto per pochi centimetri al giorno e arrotolato su un bastoncino.

Durante l'estrazione la ferita viene pulita e trattata con antibiotico locale per prevenire infezioni batteriche.

La drastica riduzione dei casi di dracunculiasi è stata possibile grazie all'istituzione del Programma di Eradicazione del verme della Guinea (Guinea Worm Eradication Program, GWEP).

È stata attivata la sorveglianza (registrazione dei casi) e il contenimento dei casi (prevenzione della contaminazione dell'acqua da parte di persone o animali infetti).

Viene fornita acqua potabile alle popolazioni a rischio ed è prevista inoltre l'uccisione dei copepodi – i crostacei microscopici che trasmettono il parassita – con l'utilizzo di larvicidi approvati.

Molti di questi interventi sono forniti dagli stessi abitanti dei villaggi, che collaborano con il GWEP e si occupano di contenere i casi, di distribuire appositi filtri per l'acqua e di fornire educazione sanitaria alla comunità.

La dracunculiasi non è letale, ma possono verificarsi decessi causati da setticemie che possono venire dalle infezioni causate dalla dracunculiasi.

Il paziente è debilitato dal dolore durante la lunga fase di estrazione del verme, che se avviene vicino ad un'articolazione può causare contratture e disabilità permanente.

Clicca sulle infografiche per ingrandirle!

 

Iscriviti alla newsletter per ricevere i consigli degli specialisti del Bambino Gesù.


  • A cura di: Caterina Rizzo
    Area Funzionale Percorsi clinici ed Epidemiologia
  • in collaborazione con:

Ultimo Aggiornamento: 13  Giugno 2022 


 
 

COME POSSIAMO AIUTARTI?

 

CENTRALINO

  (+39) 06 6859 1

PRENOTAZIONI (CUP)

 (+39) 06 6818 1
Lunedì - Venerdì, 8.00 - 16.00
Sabato, 8.00 - 12.45

PRENOTAZIONI ONLINE


URP

Informazioni, segnalazioni e reclami  (+39) 06 6859 4888
Lunedì - Venerdì, 8.00 - 16.00
  urp@opbg.net


UFFICIO STAMPA

 (+39) 06 6859 2612   ufficiostampa@opbg.net

REDAZIONE ONLINE

  redazione@opbg.net

DONAZIONI

  (+39) 06 6859 2946   info.fond@opbg.net

LAVORA CON NOI

  lavoraconnoi@opbg.net

VIGILANZA

  (+39) 06 6859 2460
Tutti i giorni, 24 ore su 24

  vigilanza@opbg.net