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Diarrea

Se non si conoscono le cause che hanno provocato questo disturbo non vanno usati farmaci antidiarroici 

La diarrea è l'emissione frequente di feci liquide o semiliquide. In genere si risolve spontaneamente in uno o due giorni. È un sintomo comune a numerose malattie, soprattutto gastrointestinali.

Se il disturbo si protrae più a lungo può essere un campanello d'allarme per malattie più gravi.
La diarrea può essere:

  • Acuta, quando dura pochi giorni ed è in genere causata da un'infezione batterica o virale;
  • Cronica, quando dura più di due settimane e può essere causata da condizioni come la sindrome dell'intestino irritabile oppure dipendere da malattie croniche come le malattie infiammatorie croniche intestinali o la celiachia.

La diarrea può avere diverse cause, tra cui:      

  • Infezioni batteriche causate da Salmonella, Campylobacter ed Escherichia coli;
  • Infezioni virali come Cytomegalovirus e Rotavirus;
  • Allergie o intolleranze alimentari come quella al lattosio;
  • Parassitosi come il Cryptosporidium, la Giardia lamblia;
  • Malattie infiammatorie come il morbo di Crohn, la colite ulcerosa, la sindrome del colon irritabile e la celiachia;
  • Effetti avversi legati all’assunzione di farmaci come antibiotici e FANS (farmaci antinfiammatori non steroidei);
  • Stress, irritabilità e ansia;
  • Sindrome da malassorbimento (quando la parete intestinale non riesce a catturare i nutrienti del cibo, durante la digestione).

I sintomi più comuni della diarrea, che variano da bambino a bambino, sono:

  • Continuo stimolo a evacuare;
  • Emissione frequente di feci liquide;
  • Crampi, dolori di pancia e gonfiore addominale;
  • Nausea;
  • Febbre.     

La diarrea nel bambino di solito non è pericolosa, ma può diventarlo se associata a: 

  • Febbre alta;
  • Sangue nelle feci;
  • Dolore addominale o rettale intenso;
  • Perdita eccessiva di liquidi con disidratazione;
  • Sintomi presenti per più di 2 giorni.

Nei bambini e nei neonati la complicanza più grave a cui si può andare incontro è la disidratazione.
Per questo è necessario fare attenzione alla presenza di:     

  • Aumentato stimolo della sete;
  • Riduzione della minzione (pannolino asciutto per più di 3 ore);
  • Astenia (stanchezza, sonnolenza);
  • Fontanella del neonato infossata;
  • Mucosa della bocca asciutta;
  • Ridotta elasticità della pelle;
  • Pianto senza lacrime.

Se il bambino ha meno di 6 mesi, il pediatra va comunque consultato.

La diarrea nel bambino viene diagnosticata attraverso la visita medica. Occorre consultare il medico se la durata dei sintomi è superiore ai 2 giorni.

In tal caso, per identificare con esattezza la causa della diarrea il medico potrà richiedere alcuni approfondimenti diagnostici:

  • Esame delle feci (coprocoltura) per identificare i batteri che possono causare diarrea;
  • Esami del sangue, delle feci e delle urine;
  • Radiografia addominale;
  • Colonscopia;
  • Test per identificare allergie o intolleranze alimentari.

La diarrea è uno dei meccanismi di difesa con cui il nostro organismo elimina i microrganismi (batteri e virus) che sono causa di malattia. È per questo che si sconsiglia l'utilizzo di farmaci antidiarroici se non si conosce la causa scatenante della diarrea nel bambino.

Per evitare la disidratazione è invece molto importante reintegrare i liquidi corporei persi tramite l'assunzione frequente di acqua o integratori salini.

Vanno evitati invece i succhi di frutta e le bevande gassate che possono peggiorare la diarrea nel bambino. Gli antibiotici sono indicati soltanto in alcune forme di diarrea causate da batteri e devono essere sempre prescritti dal pediatra.

L'allattamento al seno o con latte di formula (latte artificiale) non va interrotto se il neonato o il lattante ha la diarrea. Se invece si è già nella fase della dieta complementare non c’è ragione di variare la dieta abituale. Studi scientifici hanno infatti dimostrato che i bambini guariscono prima se viene mantenuta una dieta libera.

Se la diarrea è sintomo di una malattia specifica sarà compito del pediatra scegliere la terapia più adatta.

Si consiglia di rispettare sempre le norme igieniche di base: 

  • Lavarsi spesso le mani;
  • Evitare di lasciare i cibi a temperatura ambiente poiché ciò favorisce la crescita di batteri;
  • Evitare di assumere cibi di dubbia provenienza.     

Per quanto riguarda la diarrea causata da rotavirus, va menzionata la presenza del vaccino anti-Rotavirus, ormai ampiamente diffuso. Tale vaccino ha infatti contribuito largamente a ridurre l’incidenza della diarrea da Rotavirus nella popolazione infantile.


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  • A cura di: Ilaria Campagna*, Luisa Russo**
    *Unità Operativa di Epatogastroenterologia e Nutrizione
    **Unità Operativa di Malattie Metaboliche
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Ultimo Aggiornamento: 25  Maggio 2023 


 
 

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