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Neuroradiologia pediatrica

Settore della radiologia che si occupa delle indagini diagnostiche neurologiche 

La Neuroradiologia pediatrica si occupa della diagnosi delle malattie del sistema nervoso centrale, dalla nascita fino ai diciotto anni di età, con tecniche che permettono di ottenere immagini del sistema nervoso.

Le principali indicazioni per effettuare una TC cerebrale sono il trauma cranico e i quadri neurologici acuti, quando la risonanza magnetica non è disponibile.
Le nuove apparecchiature danno la possibilità di eseguire gli esami che generano immagini molto dettagliate in tempi molto brevi.

Comunque, a seconda dell'età, dell'indicazione, del tipo di macchina e del Centro clinico, può essere necessario che il piccolo paziente non si muova, per cui si deve ottenere uno stato di calma e di rilassamento, utilizzando dei farmaci per la sedazione. Nel bambino più piccolo, l’esame può essere eseguito  durante la fase del sonno, dopo i pasti.

Ad eccezione delle condizioni di trauma cranico acuto, la risonanza magnetica è un esame migliore della TC per l’esplorazione  del cervello. La RM cerebrale è più sensibile e meno dannosa in quanto non utilizza radiazioni ionizzanti.
In funzione dell’età del bambino anche in questo caso può essere necessaria la sedazione, ma almeno per il bambino più piccolo si può sfruttare la fase del sonno dopo i pasti.

La misurazione della circonferenza cranica fa parte della visita pediatrica standard del lattante. La rilevazione di un aumento eccessivo della circonferenza cranica (dimensioni superiori al 97° centile per l’età) può essere causata da:

  • Un aumento di dimensioni dei ventricoli del cervello (idrocefalo primitivo o secondario);
  • Un versamento a livello degli spazi, intorno al cervello, spazi pericerebrali;
  • Un processo espansivo intracranico. 

Se la fontanella anteriore non è ancora chiusa, la prima indagine deve essere una ecografia transfontanellare. Se è necessario integrare l'esame, la risonanza magnetica deve essere preferita alla TC.

L’esplorazione cerebrale si basa principalmente sulla ecografia transfontanellare.
La facilità di esecuzione rende preferibile questo metodo di indagine iniziale per una prima valutazione.
L’ecografia transfontanellare è affidabile per individuare emorragie, in particolare a livello della regione subependimale, sotto la base di uno dei due ventricoli del cervello, ma è più difficile da interpretare per la diagnosi precoce dei danni ischemici, causati da un insufficiente afflusso di sangue al cervello.

Due condizioni sono relativamente più frequenti: 

  • I parti traumatici con lesioni di tipo emorragico;
  • Le sofferenze perinatali anossico-ischemiche che si manifestano in seguito a una asfissia con apporto inadeguato d'ossigeno al cervello.

Nei traumi ostetrici, l'esame da effettuare in urgenza è la TC che permette di diagnosticare le lesioni: diagnosi delle emorragie e degli ematomi intracranici. Se si sospettano lesioni più diffuse del tessuto cerebrale, può essere considerata l'esecuzione di una risonanza magnetica.
In caso di sofferenza anossico-ischemica (cioè asfissia) perinatale nel neonato a termine, l'ecografia transfontanellare può fornire una prima valutazione, che di solito è però insufficiente. Viene quindi indicata la risonanza magnetica che è una indagine più sensibile.

Nei casi di infiammazione e infezione del cervello e delle meningi, lo studio delle immagini è utile per identificare le cause, ma non deve far ritardare l’inizio della terapia. Nel neonato, l’ecografia ha il ruolo di accertamento di primo livello, ma spesso è insufficiente.

L’esecuzione della TC è necessaria in urgenza, quando si devono trattare problemi clinici associati, che non possono attendere la tempistica della risonanza magnetica. La risonanza magnetica è invece l’indagine di scelta per individuare i danni al cervello e può fornire indicazioni utili per identificarne la causa.

I traumi cranici sono molto frequenti nel bambino. La maggior parte sono benigni, altri necessitano di un ricovero in terapia intensiva e se necessario di un intervento neurochirurgico. La valutazione clinica iniziale è fondamentale per valutare se effettuare o meno altre indagini.

La valutazione tramite immagini, quando è necessaria, si basa  prima di tutto sulla TC, che permette di individuare al meglio eventuali lesioni cerebrali. Quando c’è una  differenza con l’esame clinico, la risonanza magnetica permette invece uno studio più preciso dei tessuti del cervello.

 

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  • A cura di: Paolo Tomà
    Dipartimento Diagnostica per Immagini
  • in collaborazione con:

Ultimo Aggiornamento: 07 settembre 2021


 
 

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