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Radiologia scheletrica

Si tratta dell'indagine più antica e più frequentemente utilizzata per diagnosticare fratture ossee in tutti i distretti del corpo umano 

La radiologia proiettiva è il metodo di imaging più antico e più frequentemente utilizzato
Le immagini radiologiche sono la via più rapida e facile per diagnosticare fratture ossee in tutti i distretti del corpo umano: dalle ossa lunghe, alla colonna vertebrale.

Due radiografie del segmento scheletrico (a volte tre) sono sufficienti per lo studio delle articolazioni.
La radiologia scheletrica svolge un ruolo di primo piano nella chirurgia ortopedica e nella diagnosi dei traumi sportivi.

È utile nei tumori che colpiscono le ossa, particolarmente nelle forme avanzate.

Radiologia scheletrica

L'utilizzo più frequente della radiologia scheletrica è la diagnosi e il trattamento delle fratture ossee. Le immagini ottenute dopo il trauma possono evidenziare fratture anche minime, mentre le immagini ottenute dopo il trattamento permettono di valutare se la frattura è allineata e consolidata.

La radiologia scheletrica, inoltre, viene utilizzata nella chirurgia ortopedica sia nei trattamenti vertebrali sia articolari o nella riduzione delle fratture. La radiologia scheletrica è utile nella diagnosi e nel monitoraggio di malattie degenerative come l'artrite o malattie infettive come l'osteomielite.

Non sono necessarie preparazioni particolari per la maggior parte delle radiografie scheletriche.
Viene richiesto di togliere vestiti e materiale metallico che possano mascherare il segmento osseo da studiare.
Le donne devono avvisare il medico radiologo o il tecnico di radiologia se esiste la possibilità di una gravidanza in atto.

Le più comuni apparecchiature radiografiche consistono in un rilevatore digitale e nel tubo radiogeno che emette il fascio di raggi x.

La radiografia utilizza l'esposizione del corpo a basse dosi di raggi X per produrre immagini degli organi interni
Quando le radiazioni penetrano nel corpo, vengono assorbite in maniera diversa a seconda delle diverse parti anatomiche.

Le coste e la colonna vertebrale, ad esempio, assorbono la maggior parte delle radiazioni e risultano bianche o tenuemente grigie sulla pellicola.

I polmoni e il fegato assorbono una bassa dose di radiazioni ed appaiono scuri.
Fratture ossee o lesioni tumorali possono essere facilmente diagnosticate con una radiografia.

Il tecnico di radiologia posiziona il paziente sul tavolo radiologico e delimita l'area da studiare con un centratore luminoso.

Sacchetti di sabbia o cuscini aiutano il piccolo paziente a mantenere la posizione in maniera più comoda.

Il tecnico si sposta in una sala vicina da cui aziona l'apparecchio inviando un fascio di raggi X che colpiscono il corpo del paziente e producono l’immagine impressionando il rilevatore digitale.

È un'indagine indolore. Il fastidio principale è dato dalla sensazione di freddo data dal contatto con il rilevatore digitale.

I pazienti con artrite o traumi al torace, spalle o braccia possono avere problemi a mantenere la posizione necessaria per l'esecuzione dell’esame.

In questi casi il tecnico aiuta a far trovare una posizione comoda che non comprometta però la qualità diagnostica della radiografia.

Il medico radiologo è il responsabile clinico delle indagini radiologiche che supervisiona l'esame, interpreta le immagini e scrive un referto con la sua interpretazione diagnostica da recapitare al medico che ha richiesto l’esame.

Benefici:

  • La radiologia scheletrica è molto utile nel riconoscere malattie ossee come fratture, infezioni, artriti e tumori;
  • La radiologia scheletrica risulta particolarmente importante e utilizzata nell'emergenza poiché è una metodica rapida e semplice;
  • La radiologia scheletrica è abbastanza economica e molto diffusa e risulta pertanto conveniente al paziente e al medico.

Rischi:

  • I raggi X sono radiazioni ionizzanti invisibili e che non provocano alcuna sensazione quando attraversano il corpo
  • Particolare attenzione viene posta alla radioprotezione del piccolo paziente con una tecnica di esame e dosi di radiazioni adeguate alle dimensioni;
  • L'uso delle protezioni piombate per le gonadi con le moderne apparecchiature radiologiche digitali è ritenuto non utile e potenzialmente dannoso motivo per il quale questi strumenti non sono più utilizzati;
  • Le donne in gravidanza nota o sospetta devono avvisare il medico radiologo o il tecnico prima dell'esecuzione dell'esame;
  • La dose assorbita per uno studio di tutto lo scheletro è pari alla dose del fondo di radioattività naturale (proveniente dalle radiazioni cosmiche e dalla radioattività ambientale) di poche settimane.

Mentre la metodica da risultati estremamente chiari e dettagliati nello studio delle ossa, non lo è altrettanto per lo studio dei tessuti molli.

Nel caso di ginocchio e spalla, ad esempio, la risonanza magnetica risulta più utile per visualizzare legamenti, versamenti articolari o altre strutture anatomiche.

La risonanza magnetica può visualizzare alterazioni ossee dette contusioni nei traumi ossei non così gravi da determinare una frattura.

Le metodiche come risonanza magnetica e tomografia computerizzata (TC o TAC) sono inoltre molto utili nella valutazione di lesioni tumorali e traumi vertebrali.

 

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  • A cura di: Paolo Tomà, Andrea Magistrelli
    Area Clinica Diagnostica per Immagini
  • in collaborazione con:

Ultimo Aggiornamento: 24  Novembre 2023 


 
 

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