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Colera: il vaccino

Previene una grave gastroenterite diffusa in Paesi con scarse risorse economiche e bassi livelli di igiene 

Il colera è un'infezione potenzialmente letale causata da un batterio (Vibrio cholerae) che può essere acquisito per ingestione di cibo o acqua contaminata da materiale fecale di soggetti infetti.

Il germe ha notevole resistenza nell’ambiente esterno, e può vivere anche nell’acqua di mare. Questo fa sì che pesce e altri prodotti come molluschi e crostacei, se consumati crudi, siano pericolosi ai fini della trasmissione del colera.

Inoltre, nelle aree geografiche dove è presente la malattia, è pericolosa anche la verdura consumata cruda, perché potrebbe essere stata contaminata da liquami usati per irrigare le colture oppure come fertilizzante. L'infezione è spesso lieve o senza sintomi, ma a volte può essere grave e anche mortale.

Circa una persona infetta su dieci (5-10%) può sviluppare la forma grave, che nelle fasi iniziali comprende diarrea acquosa con "feci ad acqua di riso", dolori addominali, malessere intenso. Il rischio principale è la disidratazione causata dall’abbondante diarrea.

Il numero di casi di colera segnalati all'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS ha continuato a essere alto negli ultimi anni: si stimano da 1.3 a 4 milioni di casi all’anno, con un numero di morti compreso tra 21.000 e 143.000.

I Paesi dove il batterio circola maggiormente sono l'Africa Sub-sahariana, l'Asia Meridionale, il Sudest Asiatico, il Medio-Oriente, l'America Centrale e i Caraibi.

La vaccinazione contro il colera è raccomandata a coloro che viaggiano in aree in cui il batterio è diffuso.

È disponibile un vaccino orale vivo ricombinante (ovvero un vaccino in cui il batterio del colera è stato modificato geneticamente in modo da stimolare una risposta immunitaria senza causare la malattia).  

Il vaccino contro il colera è un vaccino a singola dose, somministrabile sopra i 2 anni di età. La dose di vaccino va somministrata 10 giorni prima del viaggio.

Bisogna evitare di mangiare nei 60 minuti precedenti e in quelli successivi alla somministrazione del vaccino. 

La lista aggiornata dei Paesi in cui la vaccinazione è raccomandata si trova nel sito del Ministero della Salute.

Il vaccino contro il colera attualmente disponibile in Italia riduce il rischio di diarrea moderata-grave del 90% a 10 giorni dalla vaccinazione e dell’80% a 3 mesi di distanza dalla vaccinazione. Non sono noti i dati di efficacia dopo 6 mesi dalla vaccinazione.

Gli effetti collaterali sono scarsi e poco gravi. Consistono occasionalmente in mal di testa, mal di stomaco, nausea,  vomito, perdita dell’appetito, stanchezza e diarrea. Il rischio di reazioni allergiche è estremamente basso.

 

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  • A cura di: Alberto Eugenio Tozzi
    Unità di Ricerca Medicina Predittiva e Preventiva
  • in collaborazione con:

Ultimo Aggiornamento: 04  Settembre 2023 


 
 

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