La disabilità neurologica è il risultato di una lesione a carico del cervello o del midollo spinale (Sistema Nervoso Centrale) oppure dei gangli e delle fibre nervose (Sistema Nervoso Periferico). A seconda della sede e del tipo di lesione si verificano caratteristiche alterazioni della funzione.
Una delle principali conseguenze di queste lesioni consiste nell'alterazione del tono muscolare. Una condizione di ipertono, generalmente degli arti, può comportare un progressivo accorciamento dei muscoli e dei tendini fino alla rigidità articolare o alla deformità articolare.
Al contrario, un'ipotonia non consente un corretto controllo dell'atteggiamento del corpo (postura) e può portare a deformità scheletriche.
Altra conseguenza sono i deficit di attivazione muscolare o le condizioni di iperattività muscolare, che comportano alterazioni del movimento, diverse a seconda dell'estensione e del tipo di muscoli coinvolti; in particolare si possono presentare disturbi della deambulazione.
Una delle soluzioni terapeutiche a disposizione è l'utilizzo di apparecchi ortesici.
Per ortesi si intende un dispositivo applicato direttamente sul corpo del paziente e utilizzato al fine di modificare le caratteristiche strutturali o funzionali dell'apparato neuro-muscolo-scheletrico.
Le ortesi vengono classificate in:
- Ortesi statiche, che mantengono un corretto allineamento articolare evitando retrazioni dei muscoli o dei tendini e deformità scheletriche oppure sostengono il carico del corpo in stazione eretta;
- Ortesi dinamiche, che compensano funzioni deficitarie o forniscono forze che sostituiscono la contrazione muscolare.
Le ortesi più utilizzate in ambito riabilitativo neurologico sono:
- Ortesi per l'arto superiore: docce avambraccio-mano. Si tratta di ortesi statiche, diurne o notturne, che hanno l'obiettivo di ridurre lo sviluppo di deformità, mantenendo un corretto allineamento delle articolazioni e favorendo l'allungamento delle strutture muscolo-tendinee;
- Ortesi per il tronco: esistono corsetti di diverse forme e confezionati con svariati materiali; vengono utilizzati per contrastare deformità della colonna vertebrale, per favorire il controllo del tronco, per contenere e correggere la scoliosi;
- Ortesi per l'arto inferiore, che vengono utilizzate principalmente:
- Per prevenire retrazioni muscolo-tendine e deformità scheletriche;
- Per favorire la stabilità dell'arto quando è sotto carico;
- Per permettere la deambulazione; in questo caso l'ortesi verrà confezionata in base al tipo di alterazione della deambulazione che si intende correggere. Le principali solo le seguenti:
- Plantari o Foot Orthosis che esercitano un'azione correttiva o compensatoria in caso di appoggio alterato del piede;
- Ortesi gamba-piede (Ankle Foot Orthosis, AFO): sono ortesi applicate al segmento gamba-piede. Vengono utilizzate nei casi di iperattività dei muscoli del polpaccio per contrastare l'atteggiamento in equinismo, quando la punta del piede cade in basso mentre il tallone resta sollevato, o nei casi in cui l'arto inferiore non è in grado di sostenere il carico del corpo;
- Ortesi gamba-piede con balestra posteriore (AFO) con balestra posteriore: vengono utilizzate in caso di deficit di alcuni muscoli della caviglia per evitare la caduta del piede durante la deambulazione;
- Ortesi gamba-piede con articolazione della caviglia mobile (Hinged Ankle Foot Orthosis, hAFO): sostengono l'articolazione quando è sotto carico e impediscono la flessione plantare (quando il piede punta verso il pavimento), ma ne consentono la flessione dorsale, vale a dire il movimento che permette di sollevare il piede e di camminare sui talloni;
- Ortesi coscia-gamba-piede (Knee Ankle Foot Orthosis, KAFO): ortesi che va dalla radice della coscia al tallone. La variante dinamica, snodata al ginocchio, viene utilizzata quando è presente una debolezza del muscolo quadricipite, il muscolo posto nella parte davanti della coscia che consente l'estensione del ginocchio, o quando è necessario mantenere un corretto allineamento dell'articolazione del ginocchio;
- Ortesi anche-coscia-gamba-piede (Hip Knee Ankle Foot Orthosis, HKAFO): consiste in due KAFO raccordate tramite due articolazioni di anca e fissate ai fianchi; in alcuni casi può arrivare a comprendere buona parte del tronco. Vengono utilizzate in caso di lesioni spinali, congenite o acquisite o di malattie neuromuscolari per consentire la stazione eretta e la deambulazione.
Iscriviti alla newsletter per ricevere i consigli degli specialisti del Bambino Gesù.