Il Disturbo Bipolare o Malattia Maniaco-Depressiva è un disturbo cronico con caratteristiche cicliche, caratterizzato da periodi di alterazione persistente del tono dell’umore per cui chi ne soffre può sentirsi a volte molto euforico o irritabile e più attivo del solito (condizione definita mania) e a volte molto triste, angosciato e meno attivo del solito (condizione definita depressione).
Tali cambiamenti dell’umore possono durare una settimana o più. Talvolta il passaggio da una fase all’altra può essere molto rapido, con cambiamenti dell’umore e del comportamento nell’arco di una stessa giornata.
Il disturbo bipolare può presentarsi con sintomi molto gravi e conseguente alterazione dei pensieri e può compromettere in modo significativo il comportamento e le relazioni affettive del bambino/adolescente.
Studi recenti hanno dimostrato che il disturbo bipolare inizia spesso durante l’età pediatrica con una sintomatologia aspecifica, con un picco di incidenza dei primi episodi manicali e depressivi in età compresa tra i 15 e i 19 anni.
Si ritiene che un tasso medio di prevalenza del disturbo dello spettro bipolare nella popolazione pediatrica sia dell'1,8% e del disturbo bipolare (BD) di tipo I dell'1,2% e che la prevalenza del disturbo aumenti con l'età dei pazienti.
Nonostante gli stessi criteri diagnostici, vi sono premesse che suggeriscono che i sintomi del disturbo siano presenti con frequenza diversa in età evolutiva rispetto agli adulti.
Si ritiene che il sintomo maniacale più frequente nelle persone con esordio in età evolutiva della malattia sia l'irritabilità e nell'adolescenza l'iperattività.
Nella fase maniacale il Disturbo Bipolare si manifesta con:
- Umore anormalmente e persistente elevato, aumentato o irritabile;
- Sensazione di avere maggiore energia di quella che in realtà si possiede (attivazione psicomotoria);
- Riduzione della necessità di sonno, senza sentirsi stanchi;
- Fuga delle idee o sensazione soggettiva che i pensieri si succedano rapidamente;
- Eccessiva autostima o grandiosità;
- Maggiore loquacità del solito o spinta continua a parlare;
- Distrazione eccessiva;
- Eccessivo coinvolgimento in attività ad alto rischio di conseguenze dannose.
Le fasi maniacali possono essere più o meno gravi.
Nella fase depressiva sono invece presenti:
- Sentimenti di tristezza o irritabilità;
- Evidente diminuzione di interesse o piacere per le attività che si compiono;
- Aumento o diminuzione dell’appetito;
- Insonnia o aumento di durata e/o intensità del sonno (ipersonnia);
- Agitazione o rallentamento psicomotorio;
- Faticabilità o mancanza di energia;
- Sentimenti di autosvalutazione o di colpa eccessivi o inappropriati;
- Ridotta capacità di pensare o concentrarsi;
- Pensieri ricorrenti di morte e/o ideazione suicidaria.
Il nuovo Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali (DSM-5) distingue varie forme di Disturbo Bipolare:
- Disturbo Bipolare I, caratterizzato dal verificarsi di un episodio maniacale, preceduto o seguito da episodi meno estremi di mania (ipomaniacali) o depressivi;
- Disturbo Bipolare II, caratterizzato dal verificarsi di un episodio ipomanicale, preceduto o seguito da episodi depressivi.
In entrambi i casi, i sintomi causano una compromissione del funzionamento del bambino/adolescente in uno o più ambiti (sociale, scolastico, familiare).
La diagnosi è essenzialmente clinica e viene effettuata attraverso una raccolta dettagliata della storia del ragazzo, lo studio del temperamento affettivo e della familiarità per disturbi affettivi.
L’osservazione del comportamento del bambino/adolescente e i resoconti dei genitori associati a una valutazione psicopatologica attraverso l’utilizzo di specifici test permettono di ottenere un quadro completo.
Tra i test, i più utilizzati sono:
- Kiddie-Schedule for Affective Disorders and Schizophrenia (K-SADS), intervista semistrutturata, basata sul giudizio del clinico;
- Kiddie-Schedule for Affective Disorders and Schizophrenia Mania Rating Scale (K-SADS-MRS), scala che permette di valutare la presenza di sintomi di mania e/o ipomania.
Una volta diagnosticato il Disturbo Bipolare, il trattamento ha l’obiettivo di: ridurre i sintomi depressivi e maniacali, prevenire le ricadute e la cronicizzazione rafforzando le capacità di problem solving e di comunicazione.
In età evolutiva tale disturbo viene trattato con percorsi di psicoterapia cognitivo-comportamentale in associazione alla terapia farmacologica con antipsicotici e stabilizzatori dell’umore e con la presa in carico delle famiglie.
È di fondamentale importanza cogliere i segnali di allarme e rivolgersi a psichiatri specialisti dell’età pediatrica per la diagnosi e il trattamento precoce del Disturbo Bipolare.
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