Da gennaio del 2022 è stato rilevato un numero inabitualmente elevato di casi epatite acuta grave in età pediatrica nel Regno Unito. In Inghilterra, in particolare, sono stati osservati circa 60 casi e 10 in Scozia.
Questa epatite ha alcune caratteristiche peculiari:
- Interessa una fascia di età relativamente ristretta, dagli 1 ai 5 anni;
- Non ha una causa riconosciuta, nonostante i numerosi tentativi di identificarla tra le cause note di epatite acuta e, in particolare, quelle causate da virus epatotropi cosiddetti maggiori (i virus dell’epatite dalla A fino alla E) da sostanze tossiche o da meccanismi autoimmuni;
- Ha la tendenza a evolvere rapidamente verso una grave disfunzione d’organo, testimoniata da un importante disturbo della sintesi dei fattori di coagulazione;
- In circa il 10% di questi casi, la disfunzione del fegato è stata così rilevante che si è dovuti ricorrere a un trapianto di fegato in urgenza.
Questa segnalazione attivò, da parte degli osservatori epidemiologici di più paesi, uno specifico programma di monitoraggio finalizzato alla precoce identificazione di questa nuova entità clinica nel timore che il fenomeno potesse amplificarsi a dismisura.
I risultati, nel tempo, di questo monitoraggio hanno mostrato una profonda disomogeneità di rilevamenti in differenti paesi.
Circa 1010 casi probabili, in totale, sono stati alla fine identificati dalla Organizzazione Mondiale della Salute (OMS) in 35 paesi con una necessità di ricorrere al trapianto di fegato in circa il 5% dei casi e con una mortalità globale del 2 %.
In Italia il fenomeno è stato comunque limitato e in particolare all’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, centro di riferimento nazionale per la presa in carico del bambino con insufficienza epatica acuta, sono stati osservati un totale di 17 casi con la necessità di dover ricorrere al trapianto di fegato in un solo caso comunque con esito favorevole.
Per quanto riguarda la possibile causa di questa, verosimilmente nuova, entità clinica, in alcuni pazienti è stato isolato un Adenovirus che però di solito, pur potendo dare epatite acuta nel bambino immunocompetente, solo eccezionalmente è responsabile di forme gravi.
La situazione è in evoluzione, sia per quanto riguarda la ricerca di possibili cause nei pazienti osservati nel Regno Unito sia per quanto concerne la sua diffusione specialmente in Europa.
Nel momento in cui scriviamo non c’è evidenza certa che ci sia stato un incremento di questo tipo di pazienti nei principali centri Italiani che si prendono carico di bambini con insufficienza epatica acuta. Certamente la consegna attuale è quella di essere vigili e pronti a confrontarci eventualmente con questa forma di epatite.
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