La flora batterica intestinale, definita microbiota, in condizioni di equilibrio è associata a una condizione fisiologica definita eubiosi. Nel colon in particolare è presente un’abbondante flora batterica che può essere soggetta a modificazioni tali da renderla dannosa per la salute.

Infatti, quando appaiono dei batteri potenzialmente dannosi (per fermentazione o putrefazione), l’equilibrio si altera e viene a crearsi la disbiosi intestinale, una condizione purtroppo assai diffusa che può essere pericolosa. Tale disbiosi è responsabile di gonfiori, coliti, stitichezza o diarrea, malesseri, stanchezza, condizioni note per essere motivo anche di grave disagio.

Un normale microbiota intestinale assolve alle funzioni di decomposizione fermentativa degli zuccheri, con produzione di acidi organici e anidride carbonica, di decomposizione putrefattiva di residui proteici, con produzione di fenolo, indolo, cresolo, ammoniaca, acido solfidrico, di metabolizzazione dei grassi e regolazione plasmatica del colesterolo e trigliceridi.

Oltre a queste attività, il microbiota intestinale sintetizza alcune specifiche vitamine, tra cui la vitamina K, alcune vitamine B come la B1, la B6, la B12, decompone gli acidi biliari, la bilirubina, gli ormoni steroidei. Partecipa, inoltre, alla biotrasformazione e assorbimento dei farmaci, alla funzione di protezione e rigenerazione degli enterociti, mediante la produzione di acidi grassi a catena corta.

Un’altra funzione fondamentale intrinsecamente associata al microbiota intestinale è quella della risposta immunologica, con un rapporto tra microbiota intestinale e sistema immunitario in perfetto equilibrio, quasi un patto di “alleanza” tra chi induce “istruzioni” alla “tolleranza” agli antigeni innocui dei propri batteri commensali e di alcuni nutrienti ingeriti e chi impara a distinguerli da quelli “nocivi”, con il microbiota che assume quindi un ruolo chiave nello sviluppo, addestramento e funzionamento delle nostre difese.

Infatti il 40% di tutte le cellule immunitarie dell’organismo si trovano proprio nel sistema GALT (Gut-Associated Lymphoid Tissue) presente nell’intestino come sistema organizzato, composto da follicoli per indurre la reazione immunitaria, o come sistema diffuso di linfociti T e B, macrofagi, eosinofili, basofili e mastociti, ossia cellule effettrici mature, presenti nella lamina propria (parete intestinale), pronte a svolgere le loro azioni nella risposta immunitaria e infiammatoria.

Parallelamente, il microbiota intestinale induce una funzione antimicrobica protettiva verso i germi patogeni, con produzione di sostanze antibiotiche, produzione di acqua ossigenata, rimozione del ferro e modificazione dei sali biliari, determinando una funzione di barriera, tramite i meccanismi di esclusione spaziale, che affianca la barriera fisica dello strato mucoso.

Pertanto, quando si determina un'alterazione della flora intestinale è l’intero equilibrio dell’ecosistema microbico intestinale che viene a essere modificato (Figura 1).

Figura 1. Attività e fattori che permettono di definire lo stato di equilibrio (eubiosi) o di disfunzione (disbiosi) associati al microbiota intestinale.