Il tratto gastrointestinale umano ospita la flora microbica intestinale, una comunità di microrganismi diversificata e complessa - comprendente batteri, virus e funghi - che svolge un ruolo centrale nella salute umana. È stato stimato che il nostro intestino possa contenere tra 300 e 1000 specie batteriche.

Questa comunità è considerata come un vero e proprio “organo” metabolico, dato che svolge un ruolo molto importante nella salute umana, partecipando attivamente a diverse funzioni metaboliche, fisiologiche, nutritive e immunitarie (Figura).

Figura 1. Attività e fattori che permettono di definire lo stato di equilibrio (eubiosi) o di disfunzione (disbiosi) associati al microbiota intestinale. (Figura creata con Biorender 20/05/2019)..

Durante la vita fetale, l'organismo non possiede una vera e propria flora batterica, poiché la placenta impedisce il passaggio della maggior parte dei microrganismi dalla mamma al bambino.

Durante il parto, e nelle ore e nei giorni successivi, numerosi microbi trasmessi dalle persone e dall'ambiente esterno iniziano a colonizzare l’organismo del neonato. Questo complesso e delicato processo comporta notevoli reciproci vantaggi sia all’uomo sia ai microrganismi.

L'organismo umano fornisce sostanze nutritive alla propria flora batterica, che in cambio lo protegge dai batteri potenzialmente dannosi. Grazie anche a queste complesse interazioni, il sistema immunitario si sviluppa correttamente, acquisendo la capacità di intervenire a difesa della salute del bambino prima e poi dell’adulto negli anni a venire.

I più comuni batteri anaerobi che costituiscono la flora intestinale sono Bacteroides, Bifidobacterium, Eubacterium, Fusobacterium, Clostridium, Lactobacillus, Faecalibacterium e Akkermansia, mentre gli aerobi sono batteri Gram-negativi (come Escherichia coli ed Enterobacter) e Gram-positivi (come Enterococcus, Staphylococcus e Streptococcus). Inoltre sono presenti anche specie fungine aerobiche, come Candida albicans.

La flora microbica intestinale svolge numerose funzioni tra cui la fermentazione delle fibre ingerite con la dieta, la stimolazione del sistema immunitario, la produzione di sostanze antinfiammatorie come gli acidi grassi a catena corta (butirrato, propionato e acetato), la prevenzione della crescita di specie batteriche nocive, la produzione di vitamine (biotina e vitamina K), la produzione di sostanze importanti per il metabolismo dei grassi e per la salute dell’intestino.

L’equilibrio tra l’uomo e la sua flora microbica può alterarsi a causa di carenze alimentari, lesioni traumatiche, prolungate terapie antibiotiche o un temporaneo abbassamento delle difese immunitarie, generando la crescita incontrollata di batteri normalmente non dannosi, che possono diventare tali quando si moltiplicano senza controllo o migrano in altre aree corporee.

In effetti, è stato dimostrato che variazioni importanti nella composizione e funzione della flora intestinale (disbiosi) posso avere un ruolo in diverse malattie come l'obesità, la sindrome metabolica, il diabete, le malattie infiammatorie intestinali (IBD), l’asma, le allergie, i disturbi cognitivi e il cancro.

Per mantenere la vitalità e l’equilibrio della nostra flora batterica intestinale, è fondamentale adottare un corretto stile di vita, supportato da un'alimentazione bilanciata ed evitare il più possibile ogni fonte di stress.

Per un riequilibrio della flora intestinale, causato, ad esempio, da un uso prolungato di antibiotici è possibile assumere degli integratori a base di probiotici (microrganismi vitali capaci di mantenere o migliorare la flora batterica intestinale) o di prebiotici (sostanze che sono fermentate dalla flora batterica locale).