La medicina alternativa è un insieme di pratiche che vengono utilizzate per curare varie malattie senza una comprovata efficacia e che possono risultare pericolose.
La medicina alternativa, anche nota come medicina non convenzionale, complementare o tradizionale, si basa su principi mai dimostrati scientificamente. Tra queste ricordiamo:
- L'ayurvedica;
- La medicina tradizionale cinese;
- L'agopuntura (posizionamento di aghi sulla cute);
- L'omeopatia (sostanze utilizzate in forma altamente diluita);
- La fitoterapia (prodotti medicinali a base di erbe);
- La chiropratica (cura attraverso manipolazioni manuali);
- L'osteopatia (medicina basata sulla manipolazione e postura).
I sostenitori della medicina alternativa ritengono che nella loro pratica vengano utilizzate sostanze più ‘naturali’ e rispettose dell'essere umano: queste sarebbero efficaci e prive di effetti collaterali.
Queste affermazioni sono tuttavia prive di valore scientifico perché non vi sono studi specifici e indipendenti in grado di dimostrarle.
Nella medicina scientifica ogni sostanza, prima di essere utilizzata come farmaco, viene sottoposta a vari test in vitro e in vivo (su animali) per vedere se funziona e se non provoca effetti nocivi.
Quando tutte queste prove danno risultati positivi, inizia la sperimentazione sull’uomo (volontari) prima per identificare la dose, poi per verificare la sua efficacia, infine per valutare la possibile tossicità anche minima.
Si conducono quindi studi di fase 0, fase 1, fase 2 e fase 3 che coinvolgono molte migliaia o decine di migliaia di persone, quasi sempre in doppio cieco: una metà delle persone assume il farmaco e una metà, a caso, assume un finto farmaco innocuo (acqua, zucchero…) chiamato placebo. Gli sperimentatori non sanno chi sta assumendo il farmaco e chi il placebo.
Un esaminatore indipendente che, come il paziente e gli sperimentatori, non conosce chi ha assunto il farmaco vero e chi il placebo, raccoglie le informazioni e le analizza. A questo punto vengono aperti i codici che permettono di stabilire chi ha assunto il farmaco e chi il placebo.
Solo se vi è una grossa differenza (significativa) tra farmaco e finto farmaco si può concludere che il farmaco è efficace. Lo stesso vale per gli effetti collaterali, che sono sempre attentamente valutati nei 2 gruppi.
Tutte queste accortezze per essere sicuri dell’efficacia e della sicurezza sono obbligatorie per i farmaci della medicina scientifica (e sono molto costose) ma non esistono invece per i farmaci utilizzati nella medicina alternativa. Al di là di quanto dichiara il venditore, non vi sono controlli indipendenti in grado di assicurarne l’efficacia e la sicurezza.
Sono stati condotti e sono tuttora in corso studi mirati a provare l'efficacia e la sicurezza della medicina alternativa. In molti casi la sperimentazione ha dato risultati negativi: i farmaci alternativi non sono efficaci. In altri casi – come ad esempio l’uso dell’agopuntura per attenuare il dolore – i risultati sono stati in parte positivi.
Molti rimedi della medicina alternativa – è il caso dell’omeopatia – si basano sull’assunto di una essenziale diseguaglianza tra una persona e l’altra, tra un malato e l’altro, tale da impedire qualunque sperimentazione scientifica.
In Italia, la medicina alternativa può essere praticata solo da medici (agopuntura, omeopatia, fitoterapia) o da professionisti sanitari (chiropratica).
Alcune discipline sono esercitate da professionisti estranei al sistema sanitario (osteopati, naturopati, ma anche sciamani e santoni) che sfuggono a qualunque controllo sanitario e definiscono autonomamente le proprie regole e i propri principi.
Ovviamente conoscono poco e male le terapie mediche e chirurgiche di provata efficacia e sicurezza.
Per tale ragione, nel caso in cui si volessero assumere medicine alternative, è bene ascoltare prima di tutto il consiglio del proprio medico curante.
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