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Nuovo Coronavirus: il vaccino previene solo la malattia o anche l'infezione?

Alcuni studi effettuati hanno dimostrato che i vaccini riducono non solo il rischio di ammalarsi gravemente, ma anche la trasmissione del virus. Tuttavia si è visto che questa protezione è molto meno evidente per le nuove varianti di Omicron 

Sono stati effettuati e si continuano a fare studi per determinare se i vaccini - oltre a prevenire la malattia COVID-19 – riescano a evitare alle persone di infettarsi e di trasmettere il virus SARS- CoV-2.

Sicuramente i vaccini hanno fortemente ridotto la trasmissione e aiutato a tenere la pandemia sotto controllo, ma questa capacità di prevenire l’infezione si è ridotta progressivamente con il tempo e con il sorgere delle nuove varianti, sempre più contagiose.

Tuttavia le analisi suggeriscono che alcuni vaccini hanno un effetto di blocco della trasmissione del virus, specie dopo l’effettuazione della terza dose. 

Alcuni studi statunitensi effettuati sui primi vaccini a mRNA prodotti da Pfizer e Moderna hanno dimostrato che, anche dopo una sola dose, la possibilità di essere infettati da SARS - CoV -2 si riduceva dell'80% dopo 14 giorni.

 Questi risultati, pubblicati sull'autorevole rivista scientifica americana Morbidity and Mortality Weekly Report, hanno dimostrato che i vaccini non solo riducono il rischio di ammalarsi gravemente di COVID -19, ma possono impedire anche di infettarsi con il virus. 

Se non ci si infetta, non solo non ci si ammala, ma non si possono infettare gli altri: ciò significa che i vaccini sono in grado di ridurre la diffusione del virus, oltre che proteggere dalla malattia.

A questo rassicurante risultato – che si è poi confermato nel tempo - si aggiunge quello pubblicato dalla principale rivista scientifica sanitaria - Nature Medicine - che riporta uno studio in cui scoloro che si infettavano nonostante la vaccinazione mostrano di liberare una quantità di virus (carica virale) significativamente inferiore rispetto ai non vaccinati, fin da dopo 12 giorni dalla prima dose. Una caratteristica che di fatto sarebbe associata a una ridotta capacità di infettare altre persone.

Questi dati sono cambiati continuamente negli anni con il diffondersi delle nuove varianti e sottovarianti come quelle derivate da Omicron. 

Il controllo e l’attenuazione della pandemia è stato ottenuto per vari fattori, uno di quelli determinanti fu che la gran parte della popolazione era stata vaccinata.

 

ATTENZIONE
Se tu o i tuoi conviventi avete sintomi del COVID-19, resta in casa e chiama subito il tuo pediatra di libera scelta o il tuo medico di medicina generale.

 

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  • A cura di: Guido Castelli Gattinara
    Istituto Bambino Gesù per la Salute del Bambino e dell'Adolescente
  • in collaborazione con:

Ultimo Aggiornamento: 13  Agosto 2024 


 
 

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