Che cos'è
L'otoscopia è l'esame dell'orecchio che permette di ispezionare il padiglione, il condotto uditivo esterno e la membrana timpanica; in questo modo, il medico può individuare la presenza di corpi estranei e/o di condizioni patologiche che possono provocare diversi disturbi (ad esempio, perforazioni timpaniche, otiti medie acute o tappi di cerume).
L'otoscopia viene sempre eseguita durante le visite pediatriche e specialistiche otorinolaringoiatriche di routine. La visualizzazione delle strutture dell'orecchio di per sé non è in grado di fornire informazioni sulla soglia dell'udito, pertanto in caso di sospetta ipoacusia (riduzione dell'udito) è sempre necessario associare alla visita un esame audioimpedenzometrico.
Come si esegue
L'otoscopia viene eseguita con l'ausilio di un apposito strumento, chiamato otoscopio; si tratta di uno strumento ottico la cui forma può ricordare quella di un martelletto, che presenta sulla sommità una sorgente luminosa a forma di cono che dirige il raggio di luce all'interno dell'orecchio e una lente d'ingrandimento che consente una visione ingrandita (in genere 3x) del condotto uditivo e del timpano.
Prima di procedere con l'otoscopia, il medico deve innanzitutto esercitare una trazione verso l'alto e indietro sul padiglione auricolare, in modo tale da raddrizzare, per quanto possibile, il condotto uditivo del bambino, che di per sé tende a essere curvo e quindi non permette un'adeguata visione dell'orecchio esterno e della membrana timpanica.
Che cos'è
L'otomicroscopia è un esame dell'orecchio molto simile all'otoscopia, ma si differenzia da quest'ultima poiché - invece di venire eseguita con un normale otoscopio a batteria - viene effettuata attraverso l'impiego di un microscopio binoculare.
Questo strumento permette di eseguire un esame dettagliato, consentendo una visione dell'orecchio esterno e dell'orecchio medio più ingrandita (10x o 20x) rispetto a quella che si ottiene mediante l'uso dell'otoscopio a batteria.
Inoltre, grazie al microscopio binoculare è anche possibile eseguire procedure di piccola chirurgia ambulatoriale (ad esempio, rimozione di tubi di drenaggio transtimpanico).
Che cos'è
La rinoscopia è un esame effettuato con lo scopo di ispezionare le fosse nasali per mettere in evidenza la presenza di eventuali anomalie, come ad esempio deviazioni del setto nasale, ipertrofia dei turbinati inferiori, presenza di corpi estranei e così via. Anche la rinoscopia, come l'otoscopia, viene sempre eseguita durante le visite pediatriche e specialistiche otorinolaringoiatriche di routine.
Come si esegue
In genere, durante le visite ambulatoriali si esegue una rinoscopia anteriore, ovvero un esame che permette di visualizzare le strutture all'interno del naso mediante l'uso di uno specifico strumento, chiamato rinoscopio.
Per eseguire la rinoscopia, il paziente dovrà posizionarsi in modo corretto su una sedia, o in braccio al genitore. Il medico indirizzerà la luce della lampada frontale in direzione delle narici, delicatamente dilatate dal rinoscopio. Grazie al rinoscopio e alla buona illuminazione frontale si possono valutare agevolmente i due terzi anteriori delle fosse nasali.
Che cos'è
In alcuni casi, è necessario integrare la rinoscopia anteriore con una endoscopia nasale. Ci si serve dell'endoscopio nasale, un tubicino ottico sottile collegato a una sorgente di luce e a una videocamera che permette di guardare le immagini su uno schermo.
L'esame prevede l'utilizzo di fibre ottiche (in genere flessibili), che vengono inserite attraverso la fossa nasale e che consentono di avere una visualizzazione diretta e ingrandita delle strutture che non possono essere ben indagate con la sola rinoscopia anteriore, come ad esempio le vegetazioni adenoidee.
Con l'endoscopia nasale a fibre ottiche è anche possibile estrarre corpi estranei che si trovano all'interno del naso del bambino
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