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Trattamenti terapeutici antalgici

Ecco quali sono nello specifico, quali sono le loro indicazioni, come si manifesta la loro efficacia e perché sono importanti 

La specificità dell'Ambulatorio di terapia del dolore dell'Unità Operativa Complessa ARCO sede di Palidoro risiede negli strumenti terapeutici adottati, con approccio integrato, tramite l’utilizzo di tecniche riflessoterapiche:

  • Agopuntura, sia del corpo che del padiglione auricolare (auricoloagopuntura);
  • Mesoterapia;
  • Neuralterapia;
  • Medicina Manuale Ortopedica;
  • Posturologia.

L'esperienza pluriennale del nostro ambulatorio ha ampiamente confermato l'efficacia di questa scelta terapeutica con una risposta  molto positiva dei pazienti trattati.

Consiste nella stimolazione di determinati punti del corpo o del padiglione auricolare (auricoloagopuntura), tramite aghi pieni e sottili.

In età pediatrica prescolare la stimolazione viene praticata con la digitopressione e con l'utilizzo di semi vegetali (di Vaccaria) rigidi, con struttura poliedrica.

L’agopuntura evoca quattro azioni fondamentali:

  • Antalgica;
  • Antinfiammatoria;
  • Miorilassante;

E riequilibra la nostra percezione del dolore.

L’utilizzo di tale metodica permette la riduzione nell'uso dei farmaci nei protocolli terapeutici dei dolori neurogeni (es. Sciatalgia, la Neurite Post Erpetica, la Nevralgia del Trigemino) ed in quelli dovuti a malattie croniche osteoarticolari – muscolari (es. Lombalgia Cronica, le Artralgie da Artrosi, le Sindromi Miofasciali).

Possibili complicanze sono di scarsa importanza come piccoli ematomi, lieve diminuzione della pressione arteriosa, sonnolenza, svenimenti momentanei. Rarissime sono le infezioni.

È una tecnica che si avvale dell’utilizzo di piccolissime dosi di farmaci molto diluiti in una soluzione salina acquosa (fisiologica) per ottenere un'importante azione locale antalgica sulle strutture sottostanti l'iniezione (tendini, articolazioni, muscoli).

Si pratica iniettando nel sottocute di parti dolorose del corpo, a una precisa profondità 4 - 6 mm (mesoderma), un analgesico- antinfimmatorio miscelato con una piccola dose di anestetico locale (Lidocaina) diluito con soluzione acquosa salina (soluzione fisiologica).

Possibili complicanze comuni sono ematomi nella zona trattata, rarissime le infezioni.

È una tecnica che prevede l'infiltrazione, con anestetico locale a bassa concentrazione, di cicatrici di pregressi interventi chirurgici o di traumi (anche lontani nel tempo).

Di fatto le cicatrici, essendo produttrici di micro/macro neurolesioni sono denominati: “campi perturbanti” e sono responsabili dell'aumento dell'intensità del dolore cronico.

L'infiltrazione deve essere ripetuta almeno tre volte fino a "interromperne" l'iperattività neurologica - sensitiva (iperestesia, allodinia, dolore). Si ottiene così una riduzione della intensità del dolore, a volte la scomparsa, interessante anche altri parti del corpo lontane dalla lesione.

Effetti avversi comuni sono lieve sanguinamento della zona trattata, rarissime le infezioni.

È una disciplina medica dedicata alla diagnosi e alla terapia conservativa di alcune patologie dolorose benigne dell’apparato muscoloscheletrico.

Tale metodica si avvale di specifiche tecniche manipolative (manu medica) sulla pelle, muscoli, tendini, articolazioni vertebrali e periferiche, secondo le teorie del Prof. Robert Maigne dell’università Hotel-Dieu di Parigi.

Le malattie curabili con questo insieme di tecniche sono soprattutto:

  • La patologia acuta della colonna vertebrale come il blocco vertebrale acuto,
  • La sindrome delle faccette articolari,
  • Sciatalgie e cruralgie pseudoradicolari,
  • Sindromi dolorose cervicali e lombari da dolore miofasciale,
  • Algodisfunzione articolare periferica post traumatica.

Effetti avversi sono costituiti da cefalea transitoria o raramente contratture muscolari paradosse.

È una Scienza Medica che studia la posizione del corpo umano nello spazio in stazione eretta (monopodalica o bipodalica) e la relazione tra lo squilibrio posturale e le patologie dell’apparato locomotore (ossa, muscoli e tendini).

Il sistema tonico posturale si avvale di recettori esterni e interni del nostro corpo che inviano informazioni ai centri encefalici superiori i quali rielaborano le informazioni ricevute e inviano a loro volta nuovi input posturali discendenti. I recettori più importanti sono l’occhio, l’orecchio interno, il piede e l’apparato stomatognatico.

Tramite un’apposita visita medica si evidenziano eventuali posture scorrette e si indica il corretto percorso terapeutico. Un’errata postura può essere all’origine di molteplici sindrome dolorose muscoloscheletriche benigne, quali ad esempio: cefalea, emicrania, rachialgie diffuse, tendiniti, fascite plantare. Tale metodica non presenta possibili effetti avversi.

Nei rari casi in cui questo tipo di approccio terapeutico integrato non riesca a ottenere alcun risultato, i pazienti vengono valutati per un trattamento analgesico più impegnativo di tipo anestesiologico praticato in sala operatoria (ad es. l'analgesia epidurale).

 

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  • A cura di: Massimo Mastrangeli
    ARCO Palidoro
  • in collaborazione con:

Ultimo Aggiornamento: 03  Marzo 2023 


 
 

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