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Trichuriasi

Malattia causata da vermi presente nelle aree con clima tropicale e scarsa igiene. Si trasmette ingerendo alimenti o terreno contaminato dalle uova 

Le trichuriasi sono infestazioni da Trichuris trichiura o tricocefalo, verme cilindrico diffuso principalmente nelle aree con clima tropicale e cattive condizioni igieniche. Casi di malattia sono stati descritti anche negli Stati Uniti meridionali. 

I bambini in età pre-scolare e scolare sono maggiormente colpiti. Si tratta di una delle più diffuse “elmintiasi trasmesse dal suolo”: il tricocefalo, infatti, è un verme che vive nel suolo (dove può sopravvivere molti anni) ed è il terzo nematode (verme cilindrico) più comune negli esseri umani.

I vermi si diffondono da persona a persona mediante trasmissione oro-fecale, attraverso l'ingestione di terreno contaminato o attraverso alimenti contaminati dalle feci. Il tricocefalo causa un'infezione chiamata trichuriasi, che spesso si verifica nelle aree in cui non ci sono impianti di depurazione.

La trichuriasi si contrae tramite ingestione delle uova del parassita, attraverso il consumo di alimenti contaminati o entrando in contatto con il terreno contenente feci contaminate dalle uova. La malnutrizione, la mancanza d'acqua potabile e di servizi igienico-sanitari aumentano il rischio di contrarre l'infezione.

Le uova, una volta ingerite, si localizzano a livello della parete dell'intestino tenue dove si aprono, rilasciando le larve, che evolvono in vermi adulti. Questi ultimi raggiungono il cieco e il colon ascendente, dove il verme femmina, dopo circa 60 giorni dall'infezione, inizia a depositare le uova (fino a 20.000 al giorno), che vengono eliminate con le feci. 

Le persone con trichuriasi possono essere asintomatiche oppure manifestare sintomi lievi o forme di malattia più importante.

In quest’ultimo caso si può manifestare diarrea (feci che risultano in una miscela di muco, acqua e sangue) con intensi dolori addominali. Può anche verificarsi prolasso rettale. 

Un'infezione grave o non diagnosticata nei bambini può portare a grave anemia, malnutrizione e ritardo della crescita.

Il metodo per diagnosticare la trichuriasi consiste nell'identificare al microscopio ottico le uova di tricocefali in un campione di feci.

I farmaci antielmintici (farmaci che liberano il corpo dai vermi parassiti), come Albendazolo e Mebendazolo, sono i farmaci di scelta per il trattamento della trichuriasi, che dura solitamente 3 giorni ed è, in genere, molto efficace.

Gli operatori sanitari possono decidere di ripetere l'esame delle feci dopo il trattamento, per essere sicuri che non vi siano più vermi nell'intestino. Se la persona infetta soffre di anemia, possono essere prescritti anche integratori di ferro.

Per prevenire l'infezione da tricocefali è importante:

  • Evitare di ingerire terreno che potrebbe essere contaminato da feci umane;
  • Educare i bambini all’importanza di lavarsi le mani per prevenire l'infezione;
  • Lavare le mani con sapone e acqua calda prima di maneggiare il cibo;
  • Lavare, sbucciare o cuocere tutta la verdura e la frutta prima di mangiarla;
  • Prestare particolare attenzione all’igiene durante i viaggi in Paesi Tropicali, dove l’infestazione del suolo è diffusa. 

 

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  • A cura di: Maia De Luca, Federica Ferrigno
    Unità Operativa di Malattie Infettive
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Ultimo Aggiornamento: 03  Ottobre 2022 


 
 

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