
Il vaccino contro l'influenza può essere inattivato o attenuato e non è in grado di provocare la malattia. Il vaccino viene messo a punto ogni anno in base ai ceppi virali circolanti.
La formulazione stagionale protegge dai virus influenzali che secondo la comunità scientifica saranno i più comuni durante la stagione a venire.
Attualmente in Italia, per la vaccinazione in età pediatrica sono disponibili tre tipi di vaccino quadrivalenti contro contro 2 tipi di virus A (H1N1 e H3N2) e 2 tipi di virus B:
- Un vaccino inattivato quadrivalente cosiddetto split o a subunità (VIQ), che si può somministrare dall’età di 6 mesi fino ai 9 anni;
- Un vaccino inattivato quadrivalente coltivato su colture cellulari (VIQcc), che si può somministrare dai 2 anni in su;
- Un vaccino vivo attenuato (LAIV) che si può somministrare dai 2 ai 18 anni.
Il vaccino vivo attenuato contiene ceppi influenzali attenuati in modo da non causare influenza, sono adattati al freddo e sensibili alla temperatura, in modo che si replichino nella mucosa nasale piuttosto che nel tratto respiratorio inferiore.
Esistono altre formulazioni di vaccino influenzale che sono indicate per gli adulti e per gli anziani.
I vaccini inattivati (VIQ e VIQcc) si somministrano con una iniezione intramuscolare. Nel bambino fino a 2 anni di vita la somministrazione è sulla parte esterna della coscia, mentre oltre i 2 anni l’iniezione viene effettuata sul braccio (muscolo deltoide).
Il vaccino vivo attenuato (LAIV) viene somministrato con uno spray nasale tramite un applicatore nasale monouso che somministra – con uno spruzzo – una dose da 0,1 ml in ogni narice.
Nei bambini che ricevono per la prima volta la vaccinazione influenzale e che hanno meno di 9 anni, è necessario somministrare due dosi di vaccino ad almeno 4 settimane di distanza. Una dose è invece sufficiente a garantire la protezione nei bambini già vaccinati e in quelli che hanno più di 9 anni.
La dose che viene somministrata è unica per tutti i vaccini e non deve essere frazionata.
Il vaccino influenzale non può essere somministrato al di sotto di 6 mesi di età. Inoltre, il vaccino attenuato non può essere somministrato al di sotto dei 24 mesi.
Come per gli altri vaccini, inoltre, è controindicato in caso di allergia grave a una delle componenti in esso contenute o dopo la somministrazione di una dose precedente.
La vaccinazione non va somministrata, inoltre, nei casi che hanno manifestato una sindrome di Guillain Barré entro 6 settimane dalla somministrazione di una dose precedente. I bambini allergici all'uovo possono tranquillamente ricevere la vaccinazione senza alcuna conseguenza.
Il vaccino attenuato LAIV è controindicato nei bambini con allergie gravi (anafilassi) alle proteine dell’uovo e alla gentamicina (un antibiotico di cui possono essere presenti tracce nel vaccino). Il LAIV non va somministrato ai bambini in terapia con farmaci a base di salicilati a causa dell’associazione tra la sindrome di Reye, i salicilati e l’influenza.
Inoltre questo vaccino non dovrebbe essere somministrato ai pazienti con immunodepressione e con asma grave o dispnea attiva.
La vaccinazione non dovrebbe essere rimandata in caso di malattie lievi, mentre va solo rimandata in caso di malattie di media o grave entità.
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