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Vaccino antinfluenzale stagionale 2023-2024

La vaccinazione è la forma più efficace di prevenzione dell'influenza stagionale, che si ripresenta ogni anno nei mesi invernali 

L'influenza è una malattia infettiva respiratoria acuta causata dai virus influenzali. I sintomi sono per lo più di lieve entità ma possono essere accompagnati da complicanze quali la polmonite virale o batterica, o peggiorare un quadro clinico già di per sé compromesso, come nei pazienti con patologie preesistenti.

I virus influenzali sono principalmente di due tipi:

  • Il tipo A – definito dalle proteine (gli antigeni) presenti sulla superficie che sono l'emagglutinina (H1, H2 e H3) e la neuraminidasi (N1 e N2)
  • Il tipo B.

I virus influenzali si replicano nelle cellule delle prime vie respiratorie (faringe), e vengono trasmessi per via aerea con la tosse o gli starnuti, attraverso le cosiddette goccioline di Flugge.

Può essere trasmesso anche toccando superfici contaminate dal virus e poi portandosi le mani al naso, bocca e occhi.

Il periodo di contagiosità inizia uno/due giorni prima della comparsa dei sintomi, e termina circa una settimana dopo. Bambini e persone immunocompromesse possono essere contagiose per periodi più lunghi.

Al fine di prevenire la trasmissione è utile indossare una mascherina chirurgica ed eseguire frequentemente il lavaggio delle mani.

La vaccinazione è la forma più efficace di prevenzione dell'influenza. La vaccinazione antinfluenzale è offerta gratuitamente a tutti i bambini di età compresa tra 6 mesi e 6 anni e ai pazienti pediatrici di età superiore ai 6 anni a rischio di complicanze in corso di influenza.

La vaccinazione è tuttavia utile in tutta la popolazione pediatrica, anche in assenza di patologie croniche, in quanto l’influenza è una patologia che può talora favorire lo sviluppo di infezioni batteriche gravi anche nel bambino sano.

I ceppi di virus influenzale cambiano ogni anno e quindi anche il vaccino contro l'influenza deve essere modificato ogni anno in base ai ceppi virali circolanti.

In commercio, autorizzati dalle Agenzie nazionali e internazionali AIFA ed EMA esistono varie formulazioni di vaccino antinfluenzale.

Il più comunemente usato è il vaccino contenente frammenti di virus coltivato in cellule di animali o su colture cellulari e quindi inattivato (cosiddetto vaccini split o a subunità), in alcuni casi potenziato (adiuvato) da una sostanza oleosa (MF59) che ne aumenta l'efficacia, indicato per i soggetti anziani oltre 65 anni.

Dal 2020 è autorizzato anche un vaccino antinfluenzale composto da 4 virus vivi attenuati, due virus A e due virus B (LAIV) che viene somministrato con spray intranasale, ed è disponibile per bambini tra 2 e 18 anni.

I ceppi influenzali del vaccino sono attenuati in modo da non causare influenza e adattati in modo che si moltiplichino nella mucosa nasale piuttosto che nel tratto respiratorio inferiore.

Le caratteristiche antigeniche dei ceppi virali influenzali che hanno circolato nell’ultima stagione influenzale forniscono la base per selezionare i ceppi da includere nel vaccino dell’anno successivo e l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) emana le raccomandazioni sulla composizione vaccinale generalmente nel mese di febbraio, per consentire alle aziende di produrre la quantità di vaccino richiesta.

Nel febbraio 2023, l’OMS ha raccomandato la nuova composizione vaccinale per la stagione 2023/2024 elencando i virus da inserire nella formulazione quadrivalente e trivalente.

Vaccini quadrivalenti ottenuti in uova embrionate di pollo:

  • A/Victoria/4897/2022 (H1N1) pdm09-like virus; 
  • A/Darwin/9/2021 (H3N2)-like virus;
  • B/Austria/1359417/2021-like virus (lineaggio B/Victoria);
  • B/Phuket/3073/2013-like virus (lineaggio B/Yamagata).

Vaccini quadrivalenti ottenuti su colture cellulari o ricombinanti

  • A/Wisconsin/67/2022 (H1N1) pdm09-like virus;
  • A/Darwin/6/2021 (H3N2)-like virus;
  • B/Austria/1359417/2021-like virus (lineaggio B/Victoria);
  • B/Phuket/3073/2013-like virus (lineaggio B/Yamagata).

Per i bambini al di sotto dei 9 anni di età, mai vaccinati in precedenza, sono raccomandate due dosi di vaccino antinfluenzale stagionale da somministrare a distanza di almeno quattro settimane.

I vaccini antinfluenzali inattivati vanno somministrati per via intramuscolare ed è raccomandata l’inoculazione nel muscolo deltoide per tutti i soggetti di età superiore a 2 anni; nei bambini fino ai 2 anni e nei lattanti la sede raccomandata è la faccia antero-laterale della coscia.

Il vaccino antinfluenzale vivo attenuato (LAIV) viene somministrato per via nasale solo dopo i due anni. Una sola dose di vaccino antinfluenzale sarà sufficiente per i pazienti di tutte le età già vaccinati per l'influenza in precedenza.

Per i vaccini antinfluenzali esistono delle vere e delle false controindicazioni alla somministrazione.

Controindicazioni e precauzioni per i vaccini inattivati:

  • Il vaccino antinfluenzale non deve essere somministrato a lattanti al di sotto dei sei mesi (per mancanza di studi clinici controllati che dimostrino l’innocuità del vaccino in tali fasce d’età);
  • Il vaccino antinfluenzale non deve essere somministrato a soggetti che abbiano manifestato una reazione allergica grave (anafilassi) dopo la somministrazione di una precedente dose o una reazione allergica grave (anafilassi) a un componente del vaccino;
  • Un’anamnesi positiva per sindrome di Guillain-Barré insorta entro 6 settimane dalla somministrazione di una precedente dose di vaccino antinfluenzale costituisce controindicazione alla vaccinazione in assenza di altra causa certa che possa spiegare l’evento. Una sindrome di Guillain-Barré non correlata a vaccinazione antinfluenzale e insorta da più di un anno è solo motivo di precauzione;
  • Una malattia acuta di media o grave entità, con o senza febbre, costituisce una precauzione per cui può essere necessario approfondire il singolo caso valutando il rapporto beneficio/rischio.

Controindicazioni e precauzioni per i vaccini vivi attenuati:

  • Presenza di ipersensibilità ai principi attivi o a uno qualsiasi degli eccipienti o alla gentamicina (possibile presenza di tracce residue);
  • Reazione allergica grave (ad es. anafilassi) alle uova o alle proteine delle uova (ad es. ovoalbumina);
  • Bambini e adolescenti con immunodeficienza clinica a causa di condizioni o terapie immunosoppressive;
  • Bambini e adolescenti di età inferiore a 18 anni che assumono una terapia a base di salicilati a causa dell’associazione tra sindrome di Reye, salicilati e infezione da ceppi wild-type del virus influenzale;
  • Bambini e adolescenti affetti da asma severo o da dispnea attiva;
  • Contatti stretti e caregiver di persone gravemente immunocompromesse o gravidanza o perdita di liquido cefalorachidiano.

Condizioni che non rappresentano controindicazione:

  • Pazienti con allergia alle proteine dell’uovo, con manifestazioni non anafilattiche;
  • Malattie acute di lieve entità;
  • Gravidanza e allattamento;
  • Infezione da HIV e altre immunodeficienze congenite o acquisite.

I soggetti possono ricevere il vaccino antinfluenzale contemporaneamente ad altri vaccini in quanto tale vaccinazione non interferisce con la risposta immune dei vaccini inattivati o vivi attenuati.

L’unica precauzione da considerare quando si esegue il vaccino spray nasale a virus vivi attenuati è che bisogna attendere almeno 4 settimane da un altro vaccino vivo attenuato, quando le vaccinazioni non sono cosomministrate in una stessa seduta.

È pertanto possibile la co-somministrazione di tutti i vaccini antinfluenzali con i vaccini anti-SARS-CoV-2/COVID-19.


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  • A cura di: Emma Manno, Paolo Palma
    Unità Operativa di Immunologia Clinica e Vaccinologia
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Ultimo Aggiornamento: 12  Ottobre 2023 


 
 

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