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Voglie

Sono delle macchie presenti sulla pelle di un bambino o di un adulto. Possono manifestarsi in qualsiasi sede del corpo e con caratteristiche ed aspetti differenti 

  • Le voglie sono macchie della pelle presenti sin dalla nascita
  • Possono avere colori differenti: dal roseo-rosso vivo fino al violaceo-bluastro, dal color caffè latte fino a toni bruni più scuri e intensi
  • La maggior parte delle voglie sono benigne
  • Alcune voglie sono malformazioni capillari (rosee-rosse) o macchie mongoliche (violacee-bluastre) molto comuni nei neonati. Tendono a schiarirsi o a scomparire da sole nei primi mesi di vita
  • Le macchie caffè latte non devono essere curate ma vanno tenute sotto controllo se il loro numero aumenta nel corso dei primi anni di vita

Con il termine voglia si intende, nel gergo comune, una macchia presente sulla pelle di un bambino o di un adulto.

Possono manifestarsi sin dalla nascita o comparire nel corso della vita, soprattutto nei primi anni.

Vengono definite “voglie” perché, nella credenza popolare, associate ad un desiderio insoddisfatto della madre durante la gravidanza.

Le voglie possono manifestarsi in qualsiasi sede del corpo e possono avere colori, forme e caratteristiche differenti, in base alle quali assumono un significato, un'origine e un'evoluzione diversa.

La voglia solitamente è una chiazza di forma e dimensioni variabili, da pochi millimetri fino ad interessare aree più vaste della superficie corporea.

Può avere colori differenti: dal roseo-rossastro fino al violaceo-bluastro, dal marrone chiaro fino a toni bruni più scuri e intensi. Di solito il colore e le caratteristiche della voglia permettono di dare una precisa identità alla macchia

Le voglie roseo-rossastre solitamente caratterizzano lesioni di tipo vascolare. Sono presenti nell'80% dei neonati in corrispondenza della fronte, delle palpebre superiori, del vertice e della nuca, definite nel linguaggio comune “bacio dell'angelo” e “morso della cicogna”.

Si tratta in realtà di anomalie capillari benigne e transitorie, tipiche dei primi mesi di vita e quindi destinate a scomparire o a schiarirsi nel tempo in modo spontaneo.
Queste voglie non vanno confuse con le malformazioni capillari, macchie rossastre piatte con margini e bordi netti.

In base alla loro localizzazione e distribuzione, al loro numero o alla presenza di altri segni o sintomi, le malformazioni capillari possono avere significati diversi: da semplici malformazioni vascolari con interessamento cutaneo (con un significato esclusivamente estetico), a spia di malattie o sindromi da approfondire e/o trattare (ad esempio, la sindrome di Sturge Weber).

Altre macchie rosse, che compaiono, raramente alla nascita, e più frequentemente nelle prime settimane di vita, sono i precursori degli emangiomi infantili.

Gli emangiomi infantili sono caratterizzati da una fase di crescita rapida, fino al 7° mese di vita circa, una fase di stabilizzazione e una fase di lenta e spontanea regressione che può durare fino ai 7-8 anni.

Voglie bluastre o violacee, congenite, spesso localizzate sul dorso del neonato, soprattutto in regione lombosacrale, sono da riferirsi alle macchie mongoliche. Si tratta di lesioni cutanee benigne che vanno incontro a guarigione spontanea, così definite perché particolarmente frequenti nelle etnie asiatiche.

Le macchie dal colorito marrone chiaro, sono invece le macchie caffè latte, così definite per il loro colore tipico. Una o poche macchie caffè latte non sono da considerarsi una malattia della pelle, ma un loro numero elevato potrebbe fungere da spia di malattie genetiche, come ad esempio le neurofibromatosi.

Una macchia marrone sulla pelle di un neonato o di un lattante potrebbe anche essere un nevo melanocitario congenito, meritevole di una valutazione periodica da parte dello specialista dermatologo e talvolta di asportazione chirurgica a scopo preventivo. Tale indicazione verrà data dal dermatologo curante.

Per distinguere le varie lesioni cutanee presenti alla nascita, la diagnosi deve essere fatta dal pediatra o dal dermatologo.

La diagnosi si basa sulla visita e in alcuni casi è necessario effettuare indagini diagnostiche strumentali come ad esempio, la dermatoscopia.

Il dermatoscopio è una sorta di microscopio che si appoggia sulla pelle e che permette di osservare le lesioni cutanee ingrandendole di 10-20 volte. 

Le cosiddette voglie non necessariamente devono essere curate. Infatti, le malformazioni capillari transitorie e le macchie mongoliche tendono a schiarirsi o a scomparire spontaneamente nei primi mesi di vita.

Il trattamento riservato invece alle malformazioni capillari permanenti, per finalità prettamente estetiche, è la laserterapia.

Le macchie caffè latte non necessitano di terapia ma di un controllo clinico periodico in quanto il loro numero può aumentare nel corso dei primi anni di vita.

Non è possibile prevenire la formazione delle “voglie”. Sono spesso geneticamente determinate o legate a meccanismi patogenetici non prevedibili o controllabili che si verificano nella vita in utero.

La maggior parte delle voglie sono benigne. 

Non allarmarsi di fronte a una macchia cutanea presente sin dalla nascita.

Si raccomanda di sottoporre il neonato a una visita specialistica per la definizione diagnostica e gli eventuali controlli, se necessari.

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  • A cura di: Claudia Carnevale, Andrea Diociaiuti
    Unità Operativa di Dermatologia
  • in collaborazione con:

Ultimo Aggiornamento: 26  Aprile 2023 


 
 

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