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Chirurgia ortopedica senza dolore

Strumenti che permettono di eliminare il dolore postoperatorio 

La terapia del dolore inizia in sala operatoria. Gli strumenti più utilizzati per assicurare ai piccoli pazienti un intervento senza sofferenza sono:

  • L’anestesia generale/sedazione profonda;
  • L’anestesia/analgesia loco-regionale.

Nella chirurgia ortopedica sono disponibili diversi strumenti per avviare una terapia del dolore già prima di un intervento chirurgico (perioperatorio):

  • Il blocco della trasmissione nervosa del "messaggio" doloroso dalla periferia al cervello tramite le tecniche di anestesia loco-regionale;
  • L'innalzamento della soglia di percezione del dolore a livello del cervello per mezzo di farmaci oppioidi (morfina e suoi derivati sintetici);
  • L'interferenza sui processi biochimici innescati dal trauma chirurgico che portano alla produzione delle molecole responsabili del messaggio doloroso tramite l’utilizzo del paracetamolo e/o dei farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS), ad esempio ketorolac e ibuprofene.

A seconda del tipo di intervento chirurgico e delle condizioni del paziente, si può eseguire: un'anestesia generale, oppure un’anestesia generale associata a un’anestesia/analgesia loco-regionale oppure una sedazione profonda associata a un’anestesia/analgesia loco-regionale.

Nell’anestesia generale il bambino è incosciente e non apprezza in tutto il corpo alcuna sensazione tattile, termica e dolorosa, inoltre non respira autonomamente e quindi necessita di un supporto per la respirazione.

Nella sedazione profonda il bambino è incosciente ma respira autonomamente.

Dopo l’esecuzione di un’anestesia loco-regionale, non si avverte nessuna sensazione selettivamente in una parte del corpo come, ad esempio, in tutto un arto (braccio o gamba) o in una parte di esso.

Invece nell’analgesia loco-regionale, selettivamente in una parte del corpo, non si avverte solo la sensazione dolorosa ma si apprezza quella tattile e termica.

Le tecniche loco-regionali prevedono la somministrazione degli anestetici locali in prossimità dei nervi lungo il loro decorso dal midollo spinale fino alle loro estremità periferiche; in rapporto all'ampiezza del territorio interessato dall'intervento, a seconda del sito d'iniezione e della concentrazione di anestetico locale utilizzata, si può scegliere di ottenere un'anestesia o un'analgesia.

Le tecniche loco-regionali posso essere centrali o periferiche.

Le tecniche centrali più comunemente utilizzate nel paziente pediatrico sono:

  • Epidurale caudale; 
  • Epidurale lombare.

Le tecniche periferiche possono essere:

  • Eseguite a livello di un plesso nervoso, come ad esempio del plesso brachiale per l’arto superiore o del plesso lombare e sacrale per l’arto inferiore;
  • Eseguite a livello di un nervo, come ad esempio del nervo muscolocutaneo, mediano, radiale, ulnare per l’arto superiore o del nervo femorale, sciatico per l’arto inferiore.

Nei bambini le tecniche loco-regionali sono praticabili solo in anestesia generale o in sedazione profonda e consentono di ottenere:

  • Una sensibile riduzione del carico farmacologico complessivo;
  • Un rapido ripristino postoperatorio della coscienza e soprattutto un'ottima anestesia/analgesia intra e postoperatoria.

A seconda della tipologia di intervento e dell’intensità del dolore postoperatorio previsto, l’anestetico locale può essere somministrato in iniezione singola (per dolore lieve/moderato) o per le prime 48/72 h in infusione continua (per dolore severo) mediante un cateterino loco-regionale posizionato durante l’esecuzione del blocco.

Quando le tecniche loco-regionali non possono essere praticate, l'anestesia generale deve garantire non solo l’abolizione della coscienza ma anche del dolore tramite la somministrazione di farmaci oppiodi durante l’intervento chirurgico (intraoperatorio) e, a seconda dell’intensità del dolore previsto dopo l’intervento chirurgico (postoperatorio), di paracetamolo e/o FANS (per dolore lieve moderato) e/o farmaci oppioidi (per dolore severo).

Nel postoperatorio, questi farmaci spesso sono utilizzati in associazione per ridurre le quantità e gli effetti collaterali del singolo farmaco e vengono somministrati per via endovenosa a boli o in continuo, od anche per via orale.


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  • A cura di: Valeria Alessandri
    Anestesia, Rianimazione e Comparto Operatorio Roma
  • in collaborazione con:

Ultimo Aggiornamento: 09  Aprile 2024 


 
 

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