Fin da subito dopo il parto, il neonato può stare nella stessa stanza della mamma 24 ore su 24 (rooming-in), e quindi può attaccarsi al seno materno ogni volta che lo desidera.
Allattare al seno a richiesta, in maniera esclusiva, è infatti tutto ciò che necessita un bambino nei primi 6 mesi di vita.
Tale modalità assicura una produzione lattea adeguata ai suoi bisogni, in quanto più la mamma allatta più produce latte.
Il numero delle poppate è molto vario, in genere tra otto e dodici al giorno e, almeno all'inizio, è consigliabile allattare ad ogni pasto con entrambi i seni.
Il latte materno contiene, in maniera completa e bilanciata, tutti i nutrienti e i liquidi necessari per ottenere una buona crescita e un normale sviluppo del bambino. Le sostanze di cui è composto il latte materno, alcune delle quali ben studiate e altre con funzioni non ancora ben note, contribuiscono a renderlo unico e inimitabile.
I numerosi benefici associati all'allattamento materno sono rappresentati dalla riduzione delle infezioni respiratorie, dell'apparato gastro-intestinale, delle vie urinarie e di quelle dell'orecchio. Inoltre negli allattati al seno sono meno frequenti i casi di meningite, di allergie e di sindrome della morte improvvisa in culla.
Tra i benefici, rispetto agli allattati con il latte artificiale, vanno annoverati anche un quoziente intellettivo più alto e un rischio più basso di diventare obesi.
Solo molto raramente allattare al seno è sconsigliato. È il caso di alcune malattie congenite del metabolismo come la galattosemia, la malattia delle urine a sciroppo d'acero o la fenilchetonuria. Oppure se la mamma ha una infezione da HIV che non è sotto controllo, una tubercolosi non trattata o un herpes del capezzolo (in questo caso allatterà solo con l'altra mammella).
Inoltre l'allattamento al seno è sconsigliato se la mamma assume farmaci antitumorali, sedativi o antiepilettici o se le vengono somministrate sostanze radioattive per effettuare esami radiodiagnostici. In questi casi, oppure se la mamma non desidera allattare, o comunque se l'allattamento naturale non si è avviato per qualsiasi motivo, si ricorre ai latti artificiali, chiamati latti di formula.
Tali latti vengono prodotti dall'industria a partire dal latte di mucca, modificato e reso il più possibile simile a quello materno, cercando di bilanciare il più possibile i diversi suoi componenti.
Nell'età neonatale verrà offerto un latte di partenza (un latte "1"), da continuare fino ai 6 mesi di vita, in seguito le formule tipo "2" e "3".
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