La disidratazione è causata solitamente da un’eccessiva perdita di liquidi non compensata da adeguata reintroduzione di liquidi per via orale.
I segni e sintomi più frequenti sono: scarsa reattività, pelle e labbra asciutte, pianto senza lacrime, fontanella anteriore depressa nel bambino di età <1 anno, occhi infossati, diminuzione del volume delle urine. Nelle forme più gravi compare anche sonnolenza, tachicardia, respiro irregolare fino alle convulsioni e coma.
I bambini più piccoli sono a maggior rischio di disidratazione poiché l'acqua rappresenta il 75% del loro peso corporeo (mentre nell'adulto rappresenta soltanto il 60%) e perché presentano una maggiore richiesta basale di liquidi (per maggiore attività metabolica) e maggiori perdite attraverso la traspirazione.
Se il bambino è piccolo, ha sintomi vistosi di disidratazione, presenta sangue nelle feci o dolore addominale è consigliabile portarlo tempestivamente dal pediatra o al pronto soccorso più vicino. La disidratazione può essere molto pericolosa, specie nei lattanti di pochi mesi, ed è tuttora una causa importante di morbilità e mortalità per i neonati e i bambini di tutto il mondo.
Altre cause meno frequenti di disidratazione sono le ustioni, la fibrosi cistica, il diabete di tipo I e il diabete insipido.
Informare sempre il proprio medico per eventuali, altre, possibili e meno frequenti diagnosi.
Fare sempre riferimento al proprio medico pediatra anche per decidere se e quando è necessario rivolgersi a un pronto soccorso ospedaliero.
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