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Doping nei bambini e nei ragazzi

Gli atleti ricorrono a volte a sostanze dopanti per migliorare la propria performance. Sono molto pericolose per tutti, specialmente per i giovanissimi  

Fare uso di droghe o sostanze stupefacenti nell'attività sportiva, oggi, è un fenomeno sempre più in crescita e diffuso tra i giovanissimi.

Doping è un termine olandese/sudafricano (doop/dope) che indicava una bevanda a base di alcool e tè che aveva come scopo quello di far resistere alla fatica gli schiavi.

Nell'ambito sportivo significa usare sostanze o procedimenti destinati ad aumentare artificialmente il rendimento in occasione di una gara sportiva. I composti chimici utilizzati in maniera illecita nello sport sono molti, con diversi meccanismi d'azione e diverso grado di pericolosità.

Oggi, il doping è diventato un fenomeno sociale preoccupante, non più circoscritto alla sola cerchia degli atleti professionisti e non più limitato al giorno prima della gara, ma esteso a vasti strati della popolazione sportiva, con coinvolgimento dilagante dei più giovani e persino dei bambini.

Per un giovane la ricerca del successo può essere così attraente e irresistibile che può perdere di vista che cosa sia giusto e cosa no.

Il successo diventa più importante del rischio di seri danni alla salute da abuso di farmaci. Per qualcuno, l'incentivo principale può essere invece quello economico.

Negli USA (Denver, Colorado) uno studio condotto nel 1995 ha evidenziato che l'età media in cui gli studenti iniziano a usare steroidi anabolizzanti è di 14 anni (tra 8 e 17 anni).

Un questionario rilevò l'assoluta mancanza di informazioni degli utilizzatori circa gli effetti dei farmaci da loro utilizzati. Ancor peggio, solo il 18% dei ragazzi desiderava ricevere qualche informazione dal medico.

Nel 1993 il "Canadian Center for Drug-free Sport" ha stimato che il 2,8% dei bambini/adolescenti con un'età compresa fra gli 11 e i 18 anni avevano usato steroidi anabolizzanti nei precedenti 12 mesi, calcolando così che 83.000 scolari canadesi li stavano utilizzando.

Analogamente, in Europa venne condotto uno studio nel 1998 su 1.000 scolari inglesi. Ne venne fuori che gli steroidi anabolizzanti, dopo i cannabinoidi e le amfetamine, erano la droga più comunemente offerta: al 6,4% dei bambini e all'1,3% delle bambine era stato proposto l'uso degli steroidi anabolizzanti.

Il doping ormonale comprende l'ormone maschile testosterone e i composti chimici simili. I rischi per la salute legati all'abuso di questi farmaci sono molteplici.

Oltre a provocare alterazioni nella struttura del tessuto muscolare che predispongono a rottura dei tendini sotto sforzo, questi farmaci possono essere epatotossici, vale a dire dannosi per il fegato.

Nei giovani in fase pre-pubere o appena post-pubere determinano un'accelerazione della maturazione scheletrica con arresto prematuro della crescita.

Nelle ragazze l'abuso di ormoni androgeni comporta irsutismo e irregolarità dei cicli mestruali o vera e propria virilizzazione a seconda della entità e della durata dell'abuso.

Queste sostanze determinano inoltre un aumento della pressione arteriosa che si traduce in un aumentato rischio di andare incontro a incidenti cardiovascolari (infarto miocardio e ictus cerebrale), Inoltre e causano gravi sintomi psicotici come:

  • Stati maniaco-depressivi;
  • Psicosi paranoidi;
  • Aggressività.

Vi sono inoltre segnalazioni di tumori al fegato e alla prostata in atleti che facevano uso indiscriminato di anabolizzanti. 
L'ormone della crescita è una proteina secreta in maniera pulsatile dall'ipofisi e viene utilizzato per la terapia dei bambini con bassa statura causata dal deficit di tale ormone.

Oggi è un farmaco in gran voga fra coloro che abusano di sostanze per migliorare la propria performance atletica, non solo nelle specialità di potenza (velocità, lanci, sollevamento peso, ecc.) come nel caso degli steroidi anabolizzanti, ma anche in quelli a più alto impegno del metabolismo aerobico, come per esempio le gare di endurance.

Quando l'ormone della crescita viene somministrato a lungo termine in persone che non ne hanno bisogno provoca i sintomi e una serie di malattie tipiche dell'ingrossamento delle parti periferiche del corpo (piedi, mani, naso e lingua).

Il doping è un fenomeno dilagante non soltanto fra gli adulti: sempre più minorenni finiscono vittime del doping. La fascia di età a rischio si è abbassata progressivamente arrivando a interessare i bambini/adolescenti di 8-17 anni.

L'utilizzo di sostanze che promettono di migliorare la performance fisica da parte dei giovanissimi è un problema nuovo che non solo il pediatra, ma l'intera società si trova a dover affrontare per i notevoli problemi morali che tale abuso comporta.

Il ruolo del pediatra e del medico sportivo è in tal senso prezioso: possono fornire informazioni sui reali effetti positivi in termini di rendimento fisico e sulle conseguenze mediche che derivano dall'uso di sostanze dopanti.

Inoltre, possono consigliare un sano allenamento e un'alimentazione bilanciata come alternativa per raggiungere una performance atletica ottimale.

Il tentativo di scoraggiare il ragazzo tramite informazioni inesatte che sminuiscano la reale efficacia dei farmaci riduce soltanto la credibilità di chi fornisce queste informazioni e non aiuta nella lotta al doping.

Un'azione contro il doping richiede necessariamente una comprensione delle motivazioni psicologiche e sociali che portano un bambino o un adolescente ad abusare di farmaci e dovrebbe essere rivolta anche agli adulti, allenatori, organizzatori di eventi sportivi, genitori di bambini/adolescenti sportivi.

La pratica del doping ha quindi pochi vantaggi e tantissimi rischi. È questa la ragione per cui in tutto il mondo si cerca di debellarla. Le metodiche punitive antidoping non hanno dato a oggi i risultati attesi.

Nell'ambito di un fenomeno endemico che affonda le sue radici nella società e che al momento non trova ostacoli al suo diffondersi, il ruolo del medico appare cruciale.

Come sottolineato dalla Società Americana di Pediatria, la prevenzione tramite l'istruzione è il primo strumento da utilizzare.

È compito poi del medico identificare i giovani a rischio, comprenderne le motivazioni e tentare di allontanarli dal doping. Compito del medico è anche quello di seguire il ragazzo che ha fatto uso di doping, prescindendo dai propri pregiudizi e impostando un piano diagnostico e terapeutico come per qualunque altro paziente.

La Società Americana di Pediatria ha emanato una serie di raccomandazioni per guidare il pediatra nei casi certi o sospetti di doping e soprattutto per prevenire l'avvicinamento dei giovanissimi a tale pratica:

  • L'utilizzo delle sostanze volte a migliorare la performance fisica deve essere fortemente sconsigliato;
  • I genitori devono assumere una posizione forte e convincente contro il doping e quando possibile devono richiedere che gli allenatori vengano adeguatamente informati sugli eventi avversi del doping;
  • La scuola e i comitati organizzativi sportivi devono scoraggiare attivamente il doping e provvedere a programmi educativi per informare e formare gli allenatori, i genitori e gli atleti;
  • Programmi educativi che incoraggino una competizione agonistica senza doping devono essere ampiamente diffusi. Tali programmi devono sottolineare la validità di un'alimentazione corretta, di un allenamento sano rispetto a un abuso di farmaci che comporta alcuni danni fisici che ben conosciamo e altri non ancora completamente noti. Una formazione di tipo psicologico deve essere fornita al giovane per aiutarlo a non cedere alle pressioni che lo portano verso il doping;
  • La scuola e le squadre devono promuovere una discussione aperta sull'utilizzo dei farmaci in ambito sportivo. Devono diffondere il concetto che il doping va evitato non per la paura di essere scoperti ai test antidoping, ma perché è immorale voler vincere a tutti costi sugli altri facendo il ricorso a farmaci;
  • Domande circa l'uso dei farmaci dopanti devono essere poste nel corso della visita medica, nello stesso modo con cui si chiede se il ragazzo fa uso del tabacco e dell'alcol;
  • Coloro che ammettono di far ricorso al doping devono essere adeguatamente informati sui benefici in ambito sportivo, sugli effetti avversi che conosciamo e sulla mancanza attuale di dati sugli effetti a lungo termine nei giovani utilizzatori. Fondamentale è individuare la sostanza di cui il giovane abusa per poter instaurare, se necessario, un programma diagnostico e terapeutico;
  • Il pediatra che segue un giovane che ammette di utilizzare sostanze dopanti deve tentare di capirne le motivazioni, deve valutare la possibilità che quel giovane abusi anche di altre sostanze illecite come gli stupefacenti, e deve tentare di proporre valide alternative salutari e moralmente corrette nel raggiungimento degli obiettivi sportivi;
  • I non-utilizzatori di sostanze dopanti devono essere incoraggiati nella loro scelta e si deve instaurare con loro un dialogo aperto sull'argomento;
  • I pediatri, infine, devono promuovere lo sport fra i giovanissimi, fornendo informazioni sugli effetti benefici dell'attività fisica in un organismo in crescita, sull'importanza di una sana alimentazione, su come mantenere un peso corporeo adeguato, su come prevenire le lesioni da sport.

La European Academy of Pediatrics ha individuato i punti fondamentali che regolano il rapporto tra sport e bambini sottolineando ai punti 16-17 e 18 che ogni esercizio, sport o competizione è parte integrante della salute del bambino e del giovane adulto, che l'uso di farmaci, dispositivi e, elemento non trascurabile, di metodi di allenamento non appropriati per l'età deve essere rigorosamente sanzionato.

In particolare, la sanzione deve diventare di carattere penale nel caso di doping medico. La responsabilità dei controlli spetta alle organizzazioni, agli allenatori, al personale sanitario in generale (medico, infermieristico, fisioterapisti) e ovviamente ai genitori (Eur J Pediatrics 2017, 176:825-828).

 

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  • A cura di: Attilio Turchetta
    Unità Operativa di Medicina dello Sport
  • in collaborazione con:

Ultimo Aggiornamento: 07  Aprile 2023 


 
 

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