
L'ectropion consiste nell'eversione (rovesciamento all'esterno) del margine libero della palpebra inferiore, che perde il contatto con il bulbo oculare.
Il mancato contatto con la cornea provoca l'esposizione dell'occhio all'esterno, quindi la mancata protezione della superficie oculare. Provoca inoltre la difficoltà di allontanare le lacrime dal fornice congiuntivale.
I principali sintomi che derivano all'esposizione della congiuntiva e della cornea sono:
- Lacrimazione;
- Eczema della cute palpebrale;
- Irritazione oculare;
- Sensazione di corpo estraneo;
- Negli stadi più avanzati, la cheratite da esposizione
L'ectropion di solito è acquisito: il più delle volte si osserva in età adulta ed è meno frequente nel bambino.
In età pediatrica è associato soprattutto a malattie dermatologiche che coinvolgono gli occhi, quali ad esempio l'epidermiolisi bollosa e l'ittiosi.
L'ectropion può essere cicatriziale per carenza di pelle, per traumi e ustioni. Può anche essere paralitico per paralisi del nervo facciale, e meccanico, per il peso esercitato sul bordo da neoformazioni palpebrali.
L'intervento per la correzione dell'ectropion dell’occhio viene eseguito in un ambiente sterile (sala operatoria), normalmente negli adulti in anestesia locale associata o meno a una sedoanalgesia (utilizzazione di farmaci per via generale che riducono il dolore e l'ansia) e nei bambini in anestesia generale.
L'intervento chirurgico ha lo scopo di migliorare la funzionalità della palpebra.
Normalmente, l'intervento di correzione dell'ectropion oculare è considerato sicuro ma è possibile il verificarsi di alcune complicanze.
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