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Ematuria

La presenza di sangue nelle urine va sempre approfondita per capire che cosa l'ha causata 

Con il termine di ematuria si intende la presenza di sangue nelle urine. In condizioni normali, le urine non contengono globuli rossi o soltanto pochissimi. Il numero massimo di globuli rossi considerato normale può variare da laboratorio a laboratorio ma si aggira a poche unità.

L'ematuria viene detta microscopica (o microematuria) se i globuli rossi sono visibili solo al microscopio o con le strisce reattive. Viene invece detta macroscopica (o macroematuria) se il sangue è sufficientemente abbondante da colorare le urine (dal rosso vivo al marrone scuro).

Il sangue può venire dai reni, generalmente dai glomeruli, che sono le unità funzionali del rene (ematuria glomerulare), o da qualsiasi punto dell'apparato urinario, cioè dagli ureteri, dalla vescica o dall'uretra (ematuria non glomerulare).
Ematuria macroscopica ed ematuria microscopica possono variamente combinarsi, alternarsi tra loro e recidivare.

La persistenza dell'ematuria in diversi controlli suggerisce una malattia renale. Quando invece l'ematuria è transitoria o intermittente, è più spesso di origine non renale
È pertanto opportuno confermare la microematuria su almeno tre esami d'urine, da ripetere nell'arco di 2-3 mesi.

Le cause principali sono:

Nel 50-70% delle ematurie microscopiche, le indagini non rivelano una causa precisa. Meno frequentemente l'ematuria può essere dovuta a: 

  • Traumi renali;
  • Parassitosi vescicali;
  • Tumori renali (rari in pediatria);
  • Sforzo fisico intenso (ematuria da sforzo);
  • Malattie della coagulazione o terapia con farmaci anticoagulanti.

L'ematuria, di per sé, non dà sintomi. Raramente, se il sangue nelle urine è molto abbondante, si possono formare dei coaguli, che provocano fastidio o dolore al passaggio nelle vie urinarie. Se presenti, i sintomi dipendono generalmente dalla causa dell'ematuria. Febbre e disturbi durante l'emissione di urina suggeriscono un'infezione urinaria.

Un dolore colico (dolore intenso localizzato inizialmente nella regione lombare con irradiazione al basso ventre) suggerisce una calcolosi urinaria. Edemi (solitamente più evidenti al volto o alle gambe), ipertensione arteriosa e stanchezza sono spesso presenti nelle malattie renali acute o croniche.

In alcune malattie renali croniche (nefropatia da IgA, malattie nello spettro della sindrome di Alport), la macroematuria è spesso scatenata da una infezione delle vie respiratorie e avviene durante l’episodio di virosi intercorrente.
Nella glomerulonfrite acuta post-infettiva, la macroematuria si verifica solitamente 1-3 settimane dopo un episodio infettivo, il più delle volte una faringotonsillite streptococcica.

Una attenta anamnesi e la visita del bambino orientano il medico sul tipo di ematuria e quindi sugli esami da richiedere. L'ecografia renale deve sempre essere eseguita nel corso di una prima valutazione di ematuria.

Nel sospetto di una malattia renale, saranno richiesti esami di funzione renale ed esami per indagare il ruolo del sistema immunitario (dosaggio delle immunoglobuline, autoanticorpi, specifiche frazioni del complemento, per esempio).

Nel caso di una ematuria delle basse vie urinarie, oltre all'ecografia renale, saranno prescritti esami per la diagnosi di calcolosi urinaria e urinocoltura in caso di sospetta infezione delle vie urinarie.

Un esame molto utile è l'analisi della morfologia dei globuli rossi urinari, da fare sempre su un campione di urine fresche. Tale esame consente di dire, con buona approssimazione, se i globuli rossi provengono dal rene (ematuria glomerulare) o dalle vie urinarie (ematuria non glomerulare).

In caso di microematuria isolata, è sempre utile, anche se non vengono riferiti familiari affetti, far eseguire un esame urine ai genitori ed ai fratelli e sorelle.
La biopsia renale consente di analizzare con precisione le lesioni renali. Tuttavia, in caso di ematuria isolata, senza perdita di proteine nelle urine, le indicazioni alla biopsia sono molto rare.

Non esiste un trattamento specifico dell'ematuria. La terapia è quella della malattia che l'ha causata.

La prognosi dell'ematuria dipende dalla malattia di base. È buona quando il sangue nelle urine è transitorio e quando esiste una terapia specifica (calcolosi renale, infezioni urinarie, glomerulonefrite acuta post-infettiva).

Se la causa è una malattia renale cronica, la prognosi dipende dalla malattia di base e dalla sua gravità. Le forme persistenti e glomerulari devono essere sorvegliate con un esame urine da fare ogni 1-2 anni.

La comparsa di proteinuria è sempre un elemento cui prestare massima attenzione e che, spesso, pone indicazione alla biopsia renale e all’inizio di una terapia farmacologica.

 

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  • A cura di: Laura Massella
    Unità Operativa di Nefrologia e Dialisi
  • in collaborazione con:

Ultimo Aggiornamento: 15  Settembre 2022 


 
 

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