Con il termine gengive gonfie si intende un quadro clinico caratterizzato da rigonfiamento e tumefazione delle gengive, eventualmente associato a rossore e dolore.
In alcuni casi, può essere presente sanguinamento della gengiva, spontaneo o dopo aver spazzolato i denti. A volte, in presenza di infezione, può essere presente la febbre.
Una delle cause più frequenti e fisiologiche, si verifica fin dai primi mesi di vita con la comparsa dei denti. Intorno ai 6-8 mesi, infatti, può succedere che i neonati presentino rigonfiamento delle gengive con rossore e dolore, a causa dell’eruzione dei denti.
Una cattiva igiene orale, o lo spazzolamento dei denti troppo aggressivo, cosi come l’accumulo di tartaro e la presenza di carie, sono anch’esse cause frequenti di gonfiore delle gengive e infiammazione, nei bambini dalla prima infanzia.
Una causa infettiva frequente è la gengivostomatite erpetica, cioè la prima infezione dovuta all’herpes di tipo 1 che infiamma le gengive fino a portare a quadri gravi con difficoltà nell’alimentazione che costringono al ricovero ospedaliero.
L’alimentazione povera di frutta e verdure può in casi gravi, comportare un deficit importante di vitamina c, la quale si associa a un quadro patologico chiamato scorbuto, che può manifestarsi con gengive gonfie, infiammate e sanguinanti.
Patologie come diabete scompensato, nei pazienti più grandi, fumo, compromissione del sistema immunitario, utilizzo di alcuni farmaci (es. fenitoina, nifedipina), possono essere cause di gonfiore gengivale.
Talvolta malattie sistemiche come malattie del sangue (leucemia) o malattie genetiche, possono manifestarsi con gonfiore e infiammazione delle gengive.
In caso di presenza di gengive gonfie, il primo specialista di riferimento è il pediatra, che inquadrerà il sintomo e valuterà la necessità di effettuare approfondimenti diagnostici con il dentista, altro specialista di riferimento.
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