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Insonnia: come riconoscerla

È un sintomo comune in età pediatrica, dalla prima infanzia all'adolescenza. Tra le cause più frequenti vi sono la presenza di cattive abitudini durante il giorno, l'assenza di routine e i ritmi troppo frenetici 

Con il termine insonnia, si intende una difficoltà a prendere sonno oppure difficoltà a mantenere il sonno. È un sintomo comune in età pediatrica, dalla prima infanzia all’adolescenza. Non bisogna però confondere i risvegli fisiologici dei bambini nei primi mesi di vita con l’insonnia.

Tra le cause più frequenti vi è la presenza di cattive abitudini durante il giorno, assenza di routine, ritmi troppo frenetici, che rendono difficile il rilassamento del bambino e quindi l’addormentamento.

Camere da letto troppo luminose o rumori fastidiosi, temperatura della stanza troppo alta o bassa, alimentazione ricca di grassi per cena, possono interferire con l’addormentamento.

Utilizzare media device (tablet, cellulari) così come vedere la televisione prima dell’addormentamento può associarsi a insonnia e disturbi del sonno.

Disturbi d’ansia, depressione e disturbi del comportamento alimentare sono patologie sempre più comuni, frequentemente associate alla presenza di insonnia.

L’insonnia può essere spia di un disagio psicologico del bambino, in caso di problemi familiari, lutti, bullismo, o altre problematiche sociali o scolastiche. È fondamentale approfondire la sfera psicologica del bambino nel caso di dubbi.

Le modifiche ormonali che si verificano durante l’adolescenza possono provocare insonnia, specie se associati a utilizzo di sostanze eccitanti prima di andare a dormire (es. caffeina, eccesso di alcool) o uso improprio di media device.

In caso di associazione con sintomi quali bruciore gastrico, rigurgiti, raucedine, l’insonnia può essere spia di una patologia da reflusso gastroesofageo, in cui il fastidio provocato dai succhi gastrici acidi sulla mucosa dell’esofago, che si manifesta stando sdraiati, può causare difficoltà ad addormentarsi.

L’associazione dell’insonnia con russamenti e apnee deve fare sospettare patologie delle vie aeree, ipertrofia adenotonsillare, specie se presente anche un quadro di sovrappeso.

A volte l’allergia stagionale può essere causa di insonnia e difficoltà ad addormentarsi: in questo caso avremo sintomi tipici come prurito oculare e/o lacrimazione, starnuti frequenti, prurito della gola, naso chiuso.

Patologie neurologiche (es. gambe senza riposo) e neuropsichiatriche (autismo, ADHD) o cardiologiche o gastrointestinali, possono talvolta associarsi alla presenza di insonnia.

Lo specialista di riferimento in caso di insonnia è in prima battuta il pediatra, che indirizza il paziente e famiglia ad uno specialista di riferimento quando sospetta patologie sottostanti.

 

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  • A cura di: Giulia Spina
    Unità Operativa di Pediatria Generale
  • in collaborazione con:

Ultimo Aggiornamento: 01  Giugno 2023 


 
 

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