Il naso che cola, cioè la rinorrea, è determinato da un’infiammazione delle alte vie respiratorie e caratterizzata da sensazione di naso chiuso, dal colare di una secrezione chiara (detta anche sierosa), o da una secrezione filamentosa o mucosa, oppure purulenta.
La causa più frequente è il raffreddore comune o rinite, un'infezione acuta di origine virale, generalmente non febbrile e autolimitante in alcuni giorni. In questo caso la secrezione dapprima sierosa, poi mucosa può accompagnarsi a sensazione di naso chiuso, tosse, mal di gola.
Alcune volte, la secrezione sierosa può diventare di colore giallastro cioè purulenta; in un primo momento per ristagno e accumulo di secrezioni, secondariamente, se persistente, per eventuale sovra infezione batterica.
Nel periodo che va da novembre ad aprile, i virus più frequentemente responsabili sono il rinovirus (comune virus del raffreddore), i virus influenzali e parainfluenzali (in questo caso nei bambini più piccoli in associazione a sintomi poco specifici come astenia, inappetenza, tosse e nei bambini più grandi in associazione a mialgie e cefalea oltre che febbre), il virus respiratorio sinciziale che può comportare infiammazione dei bronchioli con accumulo di secrezioni e quadro clinico della tipica bronchiolite.
Altra causa comune di rinorrea è l’allergia respiratoria: in questi casi i sintomi tipici sono secrezione acquosa, starnuti a ripetizione, ostruzione e prurito nasale e concomitante congiuntivite senza secrezione.
Spesso i sintomi si presentano in un periodo specifico dell’anno (se correlato a inalanti stagionali come, per esempio, pollini comuni vedi la parietaria o le graminacee) oppure negli ambienti chiusi nei periodi invernali (se correlato a sensibilizzazione a muffe o acari della polvere). Più raramente sono associate allergie alimentari.
La rinorrea può presentarsi anche su base irritativa per esposizione ad agenti chimico-fisici ambientali.
Esistono poi forme meno comuni di riniti non allergiche dette anche vasomotorie, che sono riniti croniche in cui la congestione vascolare della mucosa nasale causa una secrezione acquosa e starnuti soprattutto al risveglio. Non è certa la causa di questo tipo di rinorrea ma sembra che l’ambiente asciutto e secco peggiori la sintomatologia.
Sono descritte anche delle forme di rinorrea meno comuni, iatrogene o medicamentose, ovvero correlate all’utilizzo di farmaci vaso costrittori locali quali ace inibitori, aspirina, FANS, calcio antagonisti; in questo caso l’anamnesi è utile per inquadrare il sintomo.
Più raramente la rinorrea può essere sintomo di sinusite o poliposi nasale, otite, deviazione del setto nasale, vasculiti, patologie granulomatose e neoplasie: in questi casi tipicamente i sintomi sono unilaterali con ostruzione nasale isolata o secrezione purulenta, dolore e anosmia (perdita dell’olfatto).
Sono descritte anche delle forme più rare di rinorrea da ormoni associata a gravidanza o ipotiroidismo.
Si ricorda che questo non è un elenco esaustivo e che, in caso di persistenza dei sintomi, è sempre meglio consultare il proprio medico di fiducia per eventuali, altre, possibili e meno frequenti diagnosi.
Consultare sempre il proprio medico pediatra per decidere se e quando rivolgersi a uno specialista di otorinolaringoiatria.
Iscriviti alla newsletter per ricevere i consigli degli specialisti del Bambino Gesù.