Il tifo o febbre tifoide è una malattia provocata da un batterio (Salmonella typhi) che colpisce l'intestino, causando febbre, cefalea, dolori muscolari, mal di stomaco, diarrea ed eruzione cutanea. Forme simili da S. paratiphy A e B sono meno gravi.
Nel 10 – 15% può coinvolgere più organi con un andamento piuttosto grave e una mortalità dell’1% nonostante il trattamento; senza cure la mortalità arriva al 20%. Infatti la febbre tifoide può andare incontro a complicanze: provocare uno shock, perforare l’intestino e, se non trattata causare la morte.
Il tifo è comune nei paesi a basso reddito, dove molti sistemi fognari sono al di sotto degli standard e vi possono essere contaminazioni di acqua e cibo da parte di acque nere. Pertanto i batteri del tifo eliminati con le feci possono venire ingeriti con alimenti o acqua contaminati. I
Il contagio può essere evitato bevendo solo acqua in bottiglia ed evitando ghiaccio, frutta non sbucciata, carne poco cotta, crostacei, insalate e cibo proveniente da venditori ambulanti.
Le infezioni da tifo sono comuni in Messico, Asia orientale e meridionale (inclusi India e Pakistan), in Sud America e in tutta l’Africa. Si stima che ogni anno nel mondo si verifichino 22 milioni di casi e che si registrino tra i 200.000 e i 600.000 decessi.
Ci sono due forme di vaccino contro il tifo disponibili in Europa: ognuno di questi vaccini risulta più efficace se somministrato a una particolare età.
Anche se i vaccini sono entrambi abbastanza efficaci nella prevenzione del tifo (dal 50 all'80%), ogni viaggiatore dovrebbe comunque prestare sempre molta attenzione a ciò che mangia, secondo l’aforisma che suggerisce per ogni alimento: "bollirlo, o sbucciarlo o dimenticarlo".
Il vaccino antitifico è disponibile in due forme:
- Vaccino "Ty21a" (Vivotif, vaccinoantitifico orale), in capsule, costituito da batteri vivi attenuati, viene somministrato per via orale a persone che hanno più di 6 anni di età. In totale vengono prese tre capsule, una ogni 48 ore (a giorni alterni). L’immunità tende a scomparire nel giro di 2 anni;
- Vaccino "polisaccaridico" (Typhim Vi) invece è fatto con gli antigeni del polisaccaride (lo zucchero) che ricopre la superficie dei batteri. Il vaccino "polisaccaridico" - in fiale da 25mg/0,5 ml - viene somministrato intramuscolo in un'unica dose ai bambini dai 2 anni in su. La protezione immunitaria indotta dal vaccino, però, tende a ridursi nel tempo (circa 3 anni)..
Il vaccino contro il tifo è utile come prevenzione per i viaggi internazionali. Generalmente viene raccomandato solo a coloro che viaggiano in zone endemiche, dove l'infezione è comune ma anche e soprattutto per coloro che:
- Viaggiano nelle piccole città e nelle zone rurali;
- Mangiano in aree che non dispongono di alloggi turistici standard;
- Permangono in aree endemiche per oltre quattro settimane.
Il vaccino contro il tifo non deve essere somministrato a chi ha meno di 2 anni di età e per la formulazione orale a chi ha meno di 6 anni.
Inoltre il vaccino Ty21a non deve essere somministrato a soggetti con difetti immunitari o in terapia immunosoppressiva.
Entrambi non verranno somministrati a soggetti che hanno avuto anafilassi a precedenti dosi di vaccino antitifico o alla gelatina.
Dolore, gonfiore, eritema e indurimento nel sito di iniezione sono i sintomi più comunemente riportati dopo il vaccino. Questi sintomi sono solitamente lievi e transitori. Reazioni sistemiche a seguito del vaccino sono infrequenti. La febbre si verifica in circa l'1% di chi ha ricevuto il vaccino.
Sia il vaccino "Ty21a" che il "polisaccaridico" possono causare mal di testa e febbre, ma non provocano gravi effetti collaterali.
Mal di testa, nausea, diarrea e dolori addominali sono stati segnalati, ma sono rari.
La malattia provoca spesso febbre alta e persistente, dolori di stomaco e addome, eruzioni cutanee. A volte si può complicare con manifestazioni più gravi che possono causare shock e morte.
I rischi del vaccino, invece sono limitati a reazioni locali lievi e transitorie. Reazioni generali come febbre, cefalea e dolori addominali possono essere presenti nell’1% delle persone.
Per il vaccino Ty21a possono comparire disturbi gastrointestinali, febbre, sintomi simil influenzali che tuttavia sono infrequenti.
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