
Rendere più agevole l'iter sanitario e burocratico per il riconoscimento delle prestazioni assistenziali alle quali hanno diritto i minori con disabilità. È l'obiettivo di un protocollo sperimentale che coinvolge l'Istituto nazionale Previdenza sociale (Inps), l'Ospedale pediatrico Bambino Gesù, l'Istituto Gaslini di Genova e l'Ospedale Meyer di Firenze.
A partire dal 14 settembre, 50 medici del Bambino Gesù, già abilitati dall'Inps, potranno compilare il certificato specialistico pediatrico telematico, grazie al quale è possibile raccogliere fin da subito – durante il ricovero o la prestazione ambulatoriale presso le strutture sanitarie coinvolte – tutti gli elementi necessari alla valutazione medico legale per il riconoscimento dell'invalidità civile.
Il certificato specialistico pediatrico telematico, predisposto dall'Inps e dalla Società italiana di Pediatria, si pone quindi come obiettivo quello di evitare ulteriori valutazioni specialistiche che, nei casi di particolare complessità delle patologie, costringono il minore a sottoporsi a più visite.
Il certificato che è completamente gratuito, consentirà all'Inps di avere rapidamente ed in un'unica soluzione, tutti i dati necessari per valutare il caso. Saranno direttamente i medici del Bambino Gesù (così come quelli delle altre strutture che partecipano al progetto) a inserire i dati nei sistemi informativi dell'Inps. La sperimentazione avrà la durata di 18 mesi.
"I minori con disabilità che vogliono ottenere il riconoscimento dell'invalidità devono sottoporsi a numerose visite – ha detto il presidente dell'Inps Tito Boeri, nel corso della presentazione del protocollo al Bambino Gesù –. Si tratta di un iter costoso e poco agevole, che spiega perché solamente il 25% dei bambini con handicap si rivolge all'Inps per accedere a queste prestazioni a cui avrebbero diritto".
All'Ospedale Bambino Gesù si rivolge un numero molto elevato di famiglie con bambini affetti da patologie gravi, complesse, fortemente invalidanti e che non di rado si protraggono per tutta la vita del figlio. Per i pazienti ricoverati nel 2016 la Direzione Sanitaria ha autorizzato 125 visite ai fini dell'accertamento di invalidità; mentre per i 220.000 pazienti che hanno effettuato prestazioni ambulatoriali, nel 2,5% dei casi (parliamo di oltre 5000 pazienti) è stata riconosciuta l'esenzione per invalidità civile.
"Il servizio che erogheremo con l'avvio di questo protocollo – ha detto la presidente del Bambino Gesù, Mariella Enoc, nel corso della presentazione in ospedale dell'iniziativa – è un servizio che rientra nella mission del Bambino Gesù, un ospedale che crede che, oltre a guarire e a curare i bambini, debba anche sostenere i bambini".