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Bambini allergici: possono fare i vaccini?

L'allergia non è mai una controindicazione assoluta alla vaccinazione. Può richiedere in alcuni casi qualche precauzione 

Una delle preoccupazioni più frequenti da parte dei genitori è la possibilità che i bambini allergici possano sviluppare un'allergia al vaccino o a uno dei componenti del vaccino.
In realtà, sono poche le allergie dell'infanzia che vanno prese in considerazione relativamente ai vaccini:

  • L'allergia all'uovo;
  • L'allergia alla gelatina;
  • L'allergia al latex.

Alcuni virus contenuti nei vaccini sono coltivati nell'embrione dell'uovo. È così per il virus influenzale e del morbillo che vengono poi inattivati chimicamente e purificati.
Effettivamente, in passato, tracce di ovoalbumina continuavano a essere presenti in alcuni vaccini: bambini fortemente allergici all'uovo potevano presentare esantema e orticaria, o manifestazioni più gravi come il broncospasmo, l'ipotensione o lo shock.

I progressi della tecnologia hanno tuttavia permesso di ridurre al minimo le quantità di residui negli attuali vaccini antinfluenzali, tanto che le persone allergiche all'uovo possono ora ricevere l'iniezione antinfluenzale senza rischi.
Anche se la quantità di proteine residue è molto bassa, è opportuno che le persone con allergia all'uovo rimangano a controllo nell'ufficio vaccinale per circa 30 minuti dopo il vaccino.
Questo perché nel caso eccezionale di una reazione il medico presente può intervenir rapidamente.

In ogni caso, per i pazienti con allergia all'uovo sono oggi disponibili anche due nuovi vaccini antinfluenzali, uno coltivato in cellule che non sono del pollo e l'altro realizzato con la tecnologia del DNA ricombinante, che non danno alcun problema.
Il vaccino per morbillo parotite e rosolia è invece coltivato in cellule embrionali di pulcino ed è quindi privo di proteine derivanti dall'uovo: pertanto anche in questo caso non ci sono rischi per i bambini allergici.

Nel caso del vaccino contro la febbre gialla, invece, le quantità residue di proteine dell'uovo sono sufficienti a causare reazioni nei pazienti che sono allergici.
Pertanto, se i genitori o il bambino sono allergici alle uova e sono interessati a farsi vaccinare contro la febbre gialla, devono prendere un appuntamento con un Centro per le vaccinazioni protette: una struttura attrezzata per vaccinare senza problemi anche questi soggetti allergici..

La gelatina è utilizzata come stabilizzante (ad esempio nel vaccino antivaricella); si tratta di una sostanza estratta da tessuti animali, utilizzata anche nell'industria alimentare per aumentare la consistenza o la viscosità di diversi alimenti (es. le caramelle gommose).
La gelatina alimentare deriva prevalentemente dalle mucche, mentre quella contenuta nei vaccini viene dal maiale. Per questo, alcuni soggetti possono non essere allergici alla gelatina alimentare ma a quella dei vaccini sì.

Come bisogna fare per sapere se il proprio bambino è allergico? Quasi sempre l'unica possibilità è di somministrargli il vaccino. Per questo viene sempre raccomandata un'osservazione di 15 – 20 minuti dopo ogni vaccinazione per poter intervenire in caso di reazione allergica, peraltro estremamente rara.

Infatti un'eventuale allergia (alla gelatina così come alle proteine dell'uovo) è una reazione che compare immediatamente dopo la somministrazione. Il medico in questo caso interviene somministrando un farmaco specifico (adrenalina) che blocca immediatamente la reazione.
Tutti i bambini allergici alla gelatina possono quindi fare le vaccinazioni perché le reazioni allergiche sono assai rare e quelle gravi sono assolutamente eccezionali e in ogni caso controllabili dal medico con i farmaci.

Il lattice è un prodotto dell'albero della gomma che viene utilizzato in vari prodotti. Non è un componente dei vaccini ma può essere presente negli stantuffi delle siringhe, nei tappi delle fiale o nei puntali delle siringhe pre-riempite.
Alcune persone sviluppano una sensibilità al lattice, che di solito si manifesta come un'allergia da contatto, ma che in rare occasioni può provocare una reazione allergica grave (anafilattica).

Coloro che hanno una storia pregressa di reazioni anafilattiche al lattice non possono ricevere vaccini che sono stati a contatto con la gomma naturale o con il lattice, né nella fiala né nella siringa, a meno che il beneficio della vaccinazione non superi il rischio di una potenziale reazione allergica.
Al contrario tutti i soggetti con allergia al lattice di natura diversa dall'anafilassi possono essere vaccinati come al solito, con alcune precauzioni. Nel dubbio, è sempre consigliabile rivolgersi a un Centro per le vaccinazioni protette.

Gran parte dei vaccini oggi utilizzati sono prodotti con materiali simili alla gomma sintetica, che non contengono lattice di gomma o gomma naturale secca. Il foglietto illustrativo dei vari vaccini indica se la confezione contiene o meno il lattice.

 

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  • A cura di: Guido Castelli Gattinara
    Istituto Bambino Gesù per la Salute del Bambino e dell'Adolescente
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Ultimo Aggiornamento: 30  Maggio 2022 


 
 

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