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"I ragazzi del Bambino Gesù", un libro che insegna ad assaporare la vita

Amore, difficoltà, amicizia. Le storie dei giovani protagonisti che hanno raccontato la loro malattia in tv, diventano un libro di Simona Ercolani. Dal 13 luglio in libreria

Storie che hanno dentro una liberazione e una dolcezza che toccano il cuore e restituiscono la giusta misura a tutto il resto. Storie di bambini e di ragazzi così forti da dare speranza anche agli adulti. Sono le storie di Roberto, Caterina, Annachiara, Giulia, Sabrina, Klizia, Flavio, Simone, Alessia, Sara, Letizia e Ginevra.

Dopo il successo del documentario in dieci puntate I ragazzi del Bambino Gesù, andato in onda su Rai3 con il patrocinio del Ministero della Salute e dell'Autorità Garante per l'Infanzia e l'Adolescenza, le storie vere dei giovani pazienti che davanti alle telecamere hanno raccontato la loro lotta quotidiana per la vita, sfidando il tabù della malattia, diventano un libro.
Un libro sul dolore e sulla difficoltà, quello di Simona Ercolani, edito da Rizzoli, ma anche sull'amore, in tutte le sue forme, sull'importanza dei legami veri, come la famiglia, sul valore dell'amicizia. 

"La vita della famiglia viene travolta – scrive il prefetto della Segreteria per la Comunicazione della Santa Sede Dario Edoardo Viganò nella prefazione - ma non si esaurisce il ruolo fondamentale dell'essere famiglia, quella naturale e quella dell'Ospedale Bambino Gesù".
Dietro ciascun soggetto – questi bambini e questi ragazzi, con i loro familiari -  la sfida di chi è costretto ad affrontare una drammatica diagnosi nell'età dell'innocenza e si trova improvvisamente a dover fare i conti con ricoveri, degenze, decisioni urgenti da prendere. Con la paura di non farcela. Di non poter tornare alla vita di sempre. Rimasta ferma, immobile, in attesa.

"La malattia - commenta ancora Monsignor Viganò - diviene un attraversamento, un punto di svolta verso un nuovo modo di accogliere la vita e di imparare ad assaporarla come mai si era immaginato prima".

Dietro la ferocia della malattia, dietro all'ansia, alla sofferenza, alla paura, si nasconde la grande fiducia nel futuro, la capacità di cogliere la bellezza delle relazioni umane. La solidarietà, l'autenticità di un sorriso, di un abbraccio. La capacità di riscoprire il senso profondo, e la ricchezza, di ogni esperienza della vita. 

"Dicono che una malattia, se vissuta da piccoli – scrive l'autrice nell'introduzione - sia un furto all'allegria. Le storie incontrate all'interno dell'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù sono la prova che se sei circondato d'amore, nessuno può rubarti nulla. E, se continui a leggere - aggiunge -, potresti scoprire che la malattia restituisce in cambio un brevetto di volo che dopo ti fa andare più veloce all'inseguimento dei sogni".

Tutto questo è stato raccontato nel documentario. Tutto questo è contenuto nelle pagine del libro che sarà presentato durante la 47esima edizione del Giffoni Film Festival

Alla presentazione saranno presenti Simona Ercolani, anche autrice del documentario e Ceo di Stand By Me, Mariella Enoc, Presidente dell'Ospedale pediatrico Bambino Gesù, Monsignor Dario Edoardo Viganò, e alcuni dei protagonisti del documentario: Annachiara, Letizia, Simone, Klizia, Ginevra, Caterina, Alessia.
Il ricavato dei diritti d'autore del volume sarà devoluto per la ricerca scientifica dell'Ospedale.

 

 



 
 

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