Compie 30 anni l’Associazione Davide Ciavattini per la ricerca e la cura dei tumori e leucemie dei bambini, una delle prime associazioni nate a Roma per affiancare il Bambino Gesù nel sostegno alle famiglie dei bambini e ragazzi affetti da malattie oncoematologiche.
Il “compleanno” è stato celebrato in ospedale il 6 giugno con un incontro in Aula Salviati. E’ stata l’occasione per ripercorrere 30 anni di attività, attraverso il
cortometraggio del fotografo e videomaker Daniele Di Pietro e gli interventi del Presidente del Bambino Gesù,
Tiziano Onesti, del Presidente dell’Associazione Ciavattini,
Alessandro Pinci, del Responsabile dell’Area Studi clinici oncoematologici e terapie cellulari,
Franco Locatelli, della Responsabile di Neuro-Oncologia,
Angela Mastronuzzi, della Responsabile dell’Accoglienza,
Lucia Celesti, di
Francesca Rebecchini dell’ Associazione Bambino Gesù e delle pedagogiste dell’Associazione Ciavattini.
In 30 anni tante sono le state le attività per confermare la promessa fatta, nel 1993, dal suo
fondatore e primo Presidente Luigi Ciavattini, purtroppo scomparso nel 2011: lavorare incessantemente per migliorare la qualità della vita dei giovani pazienti e incrementarne le possibilità di guarigione. Al centro, dal 1997, la
Casa di Davide dedicata alle famiglie e ai pazienti non residenti a Roma. Un ambiente studiato per soddisfare quanto più possibile le esigenze degli ospiti e dove, quotidianamente, si svolgono progetti pensati per alleviare le giornate dei bambini e delle loro mamme e papà.
Solo negli ultimi 7 anni sono state accolte oltre 1.000 famiglie (170 nel 2022); circa 300.000 euro all’anno sono stati destinati al sostegno dei pazienti e delle loro famiglie per l’accoglienza gratuita, alla ricerca, a borse di studio specialistiche, al supporto psicologico e sociale, alla clown terapia, all’arteterapia, all’assistenza domiciliare. Più di 10 volontari per circa 7.000 ore all’anno offrono ogni giorno il loro sostegno psico-sociale.
Una realtà che cresce giorno dopo giorno grazie al sostegno straordinario dei soci, volontari e collaboratori e al supporto economico di chi si riconosce nei progetti e nelle finalità che l’Associazione porta avanti.