A seguito dei 17 casi di persone colpite dal virus di Chikungunya nella regione Lazio, di cui 6 nella capitale, la Direzione Generale della Prevenzione Sanitaria del Ministero della Salute e i competenti Dipartimenti dell'Istituto Superiore di Sanità hanno disposto un blocco temporaneo delle donazioni di sangue per tutti i cittadini residenti nel territorio della ASL Roma 2 e nel comune di Anzio. Questa misura riduce la quantità di sangue a disposizione delle strutture sanitarie, anche se, come sostiene la Regione Lazio, la situazione è attualmente sotto controllo. Il presidente Nicola Zingaretti, infatti, ha dichiarato che "il Centro nazionale sangue ha garantito la fornitura di sangue per coprire quello che ci sarà in meno, inevitabilmente, a seguito di questo blocco. Quindi non ci saranno problemi per la rete sanitaria".
Per fare chiarezza sulla situazione attuale del Centro Trasfusionale del Bambino Gesù e fornire le risposte ai principali dubbi dei donatori, abbiamo intervistato il responsabile del Servizio Immunotrasfusionale del Bambino Gesù, il dott. Mauro Montanari.
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"Allarme Chikungunya". "Vietato donare il sangue per un milione di romani". Così scrivono i giornali. Com'è la situazione al nostro centro trasfusionale?
C'è qualche disagio, ma la situazione può considerarsi sotto controllo. L'Ospedale può contare su una scorta di emocomponenti derivante da raccolte precedenti al periodo di contagio. Inoltre, la distribuzione in diverse zone territoriali degli oltre 78 punti di raccolta esterni alla struttura ospedaliera a cui attinge il nostro Centro Trasfusionale, dislocati anche fuori la regione Lazio, ha consentito fino ad oggi di raccogliere in aree non esposte ai rischi di infezione.
Il Servizio Immunotrasfusionale dell'Ospedale (SIMT) al momento assicura ai diversi reparti la regolare assegnazione degli emocomponenti e il regolare svolgimento degli interventi programmati.
Quali precauzioni sono state adottate?
In linea con le direttive emanate dalla Direzione Generale della Prevenzione Sanitaria del Ministero della Salute e i competenti Dipartimenti dell'Istituto Superiore di Sanità abbiamo sospeso temporaneamente le donazioni di sangue per i donatori residenti nei distretti appartenenti alla Asl 2 e nel comune di Anzio. I municipi interessati da queste misure restrittive sono il IV, il V, il VI, il VII, l'VIII e il IX. Come misura cautelativa, inoltre, il sangue proveniente da donatori delle restanti Asl del Comune di Roma che non sono inclusi in queste misure restrittive verrà sottoposto ad un periodo di quarantena di 5 giorni. L'utilizzo clinica potrà avvenire solo dopo aver ottenuto una dichiarazione di assenza di sintomatologia da parte del donatore riferibile all'infezione da virus Chikungunya.
Un discorso diverso può essere fatto per le donazioni di plasma perché al Bambino Gesù vengono sottoposte ad un processo di inattivazione degli agenti patogeni come il virus Chikungunya. Per garantire il processo di inattivazione delle piastrine, invece, l'Ospedale dovrà affidarsi ad un centro specifico di riferimento che dispone delle apparecchiature necessarie per l'inattivazione dei patogeni.
Che messaggio si sente di dare ai donatori abituali e ai cittadini in generale?
Il nostro Centro Trasfusionale sta contattando i donatori che si sono rivolti al Bambino Gesù nel periodo di maggiore criticità, ovvero nell'arco di tempo che include l'ultima settimana di agosto e la prima di settembre, per accertamenti su eventuali sintomi riconducibili al virus.
Al momento la situazione non ha carattere di emergenza e la capillarità della raccolta sul territorio non dovrebbe porre l'Ospedale in questa situazione. È bene infatti ricordare che il SIMT del Bambino Gesù può usufruire di aree di raccolta esterne al municipio di Roma che in caso di necessità potrebbero essere sede di raccolte straordinarie di sangue.