L’emissione di feci chiare (dal colore “grigio argilla” fino alla presenza di feci francamente biancastre) è nota con il termine tecnico di “ipo-/a-colia fecale” ed è causata da un difetto della pigmentazione delle feci riconducibile a una problematica nella produzione di bile oppure all’ostruzione del normale deflusso della stessa all’interno dell’albero biliare.
L’acolia fecale spesso non si presenta come manifestazione isolata bensì si può associare ad altri elementi clinici determinati dall’accumulo di bilirubina e/o dei suoi componenti all’interno di specifici distretti dell’organismo.
I più comuni segni e sintomi associati all’acolia fecale sono l’ittero (colorazione giallastra di cute e sclere degli occhi), la presenza di urine ipercromiche (scure) e il prurito.
Talvolta, il riconoscimento di feci ipocoliche può non essere semplice ed immediato, per questo motivo recentemente sono state sviluppate delle applicazioni per dispositivi mobili che possano aiutare nella rapida identificazione di questo segno.
Le più comuni cause di acolia fecale in pediatria comprendono:
- Atresia delle vie biliari: alterazioni congenita delle vie biliari le quali risultano malformate non permettendo un normale flusso della bile che si accumula all’interno del fegato danneggiandolo. È la più frequente causa di acolia fecale nel lattante e si associa ad ittero. Se identificata precocemente è possibile intervenire con un intervento chirurgico noto come procedura di Kasai che mira a ripristinare il flusso biliare.
- Cisti del coledoco: malformazione cistica di un segmento più o meno esteso delle vie biliari che appare dilatato e determina un ostacolo nello scorrimento della bile. Il trattamento consiste nell’escissione chirurgica del tratto interessato.
- Calcolosi biliare: presenza di concrezioni solide (calcoli) all’interno delle vie biliari che ostacolano il passaggio di bile determinando una sintomatologia caratterizzata da dolore (colica biliare), ittero e acolia fecale. Più frequente nei bambini con disturbi emolitici o in nutrizione parenterale.
Tra le cause più rare di acolia fecale si annoverano: colangite sclerosante, fibrosi cistica, sindrome di Alagille, patologie tumorali e farmaci.
Occasionalmente infine una transitoria decolorazione delle feci può osservarsi durante il decorso di una gastroenterite acuta di natura infettiva. Questo fenomeno è legato all’accelerato transito intestinale che non permette un omogeneo mescolamento delle feci con la bile.
Il riscontro di acolia fecale, soprattutto in presenza di altri segni clinici, necessità sempre di un approfondimento specialistico che tenga conto dei dati anamnestici, clinici, laboratoristici e strumentali specifici di ogni paziente.
La presenza di feci acoliche o ipocoliche è gestita dallo specialista gastroenterologo.
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