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Incidenti e bambini (Da A Scuola di Salute)

Ad ogni età di sviluppo corrispondono diversi incidenti. Vediamo quali sono 

Curiosità, vivacità, voglia di scoprire il mondo. La natura stessa di un bambino lo porta, a volte, ad andare incontro a piccoli incidenti. Tra i fattori che li causano, infatti, oltre allo sviluppo, sia fisico che cognitivo e motorio, ci sono proprio il grado di attenzione e motivazione e la stimolazione ambientale. Insomma, quella voglia di esplorare e volare con la fantasia che chiunque abbia a che fare con i più piccoli conosce.

Il bambino cambia, cresce e le esigenze, i giochi e la fantasia evolvono con lui. Questo significa che a ogni età corrispondono diverse tipologie di incidenti. Possiamo dire, dunque, che questi ultimi sono in forte relazione con lo sviluppo del bambino: ogni età porta con sé i suoi rischi.

  • A meno di 3 mesi il bambino non può spostarsi autonomamente dal piano su cui viene appoggiato ma i familiari lo possono posizionare su piani da cui può cadere o gli possono somministrare alimenti/farmaci non consoni.
  • 3-4 mesi: il bambino è capace di rotolarsi su sé stesso ed esplora l’ambiente che lo circonda con occhi e orecchie, acquisisce maggiore mobilità, attenzione al rischio di cadute dal fasciatoio o dal letto dei genitori.
  • 6-7 mesi: il bambino è in grado di stare seduto e afferrare gli oggetti, acquisisce un ruolo attivo e può manipolare oggetti non idonei alla sua età.
  • 6-12 mesi: il bambino passa autonomamente da una posizione all’altra, impara a strisciare, rotolare e gattonare; verso l'anno di vita compie i primi passi, inizia ad esplorare il mondo.
  • 1-3 anni: il bambino è autonomo nella deambulazione e nella manualità e porta gli oggetti alla bocca per appagare la sua curiosità. È questa l’età di maggior rischio per traumi, intossicazioni, ingestioni e inalazioni di corpi estranei, ustioni, folgorazioni e semi-annegamenti.
  • 3-6 anni: il bambino raggiunge una buona coordinazione motoria e possiede una grande autonomia: si riduce la capacità di conoscere il mondo tramite la bocca.
  • 6-14 anni: il bambino completa lo sviluppo motorio e riporta spesso traumi secondari ad attività ludico-sportive.

In caso di avvelenamento:

  • Contattare immediatamente il Centro Antiveleni (tel. 066859-3726 quello dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù) al quale comunicare qual è la sostanza tossica con la quale si è entrati in contatto.
  • Non farlo vomitare né somministrate sostanze, come il latte, senza prima aver sentito il Centro Antiveleni.
  • Andare in Pronto Soccorso o chiamare il 112/118 se il prodotto è tossico o le condizioni del piccolo sembrano gravi.
  • Si ricorda di non lasciare mai prodotti tossici e/o farmaci in posizioni raggiungibili dai bambini.

In caso di ferite:

  • Pulire bene la ferita con acqua corrente e sapone e disinfettare con sostanze antisettiche.
  • Comprimerla e coprirla con garze sterili.
  • Si ricorda che è bene insegnare ai piccoli che gli oggetti appuntiti non sono giocattoli.

In caso di inalazione di corpo estraneo:

  • Portare il piccolo in Pronto Soccorso o allertare i soccorsi.
  • Imparare a eseguire la manovra di disostruzione, vero intervento salvavita qualora l’ostruzione delle vie aeree sia completa e il bambino non respiri più.
  • Si ricorda di non lasciar giocare il piccolo, specie di età inferiore ai 3 anni, con oggetti troppo piccoli.

In caso di ingestione di corpo estraneo:

  • Se sospetta o accertata l’ingestione non provare a rimuovere l’oggetto con pacche dorsali in quanto, se fosse stato inalato, questa manovra potrebbe peggiorare la situazione.
  • Portare il piccolo al Pronto Soccorso se non si conosce il tipo d’oggetto ingerito o se sono stati ingeriti oggetti appuntiti, metallici, magnetici o batterie a bottone.
  • Si ricorda di non lasciar giocare il bambino con oggetti piccoli o potenzialmente pericolosi.

In caso di semi-annegamento:

  • Portare il bambino fuori dall’acqua.
  • Verificare le condizioni di coscienza e allertare i soccorsi.
  • Mettere il bambino in posizione laterale di sicurezza e mantenerlo al caldo.

In caso di trauma cranico:

  • Non muovere il bambino se le condizioni appaiono gravi ed allertare il 112/118, in particolare se vi è perdita di coscienza, disturbi dell’equilibrio, amnesia, ripetuti episodi di vomito, fuoriuscita di liquido dal naso o dall’orecchio, possibile coinvolgimento della colonna vertebrale o di altre parti del corpo.
  • Anche nei casi di trauma minore è sempre opportuno  che il bimbo venga  valutato dal proprio pediatra curante o  in Pronto Soccorso.

In caso di contusioni, distorsioni, fratture e lussazioni:

  • Non muovere ossa o articolazioni per le quali si sospettano traumi.
  • Applicare ghiaccio e somministrare un antidolorifico.
  • Portare il bambino in Pronto Soccorso per effettuare eventuali esami diagnostici.
  • Tenere l’articolazione a riposo.

In caso di ustioni e folgorazioni:

  • In caso di folgorazione, allontanare il piccolo dalla fonte elettrica con un oggetto in plastica legno.
  • In caso di ustione NON staccare i vestiti bruciati se incollati alla cute e raffreddare la parte ustionata con acqua fredda.
  • Andare in Pronto Soccorso per ustioni gravi o folgorazioni.

 

Questo contenuto è stato scritto da Antonino Reale ed è estratto dallo Speciale "Bambini e incidenti, i primi 5 minuti" di A Scuola di Salute.

 

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Ultimo Aggiornamento: 02  Gennaio 2024 


 
 

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