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Il progetto è finalizzato a migliorare le competenze, inizialmente nel campo della Radiologia, del personale sanitario del Ruaraka Uhai Neema Hospital di Nairobi, fondato nel 2008 dall’Organizzazione World Friends Kenya.

Sono previste attività di formazione del personale medico a distanza, con training residenziale e missioni di training on the job. L’obiettivo del World Friends Kenya è quello di rendere accessibili i servizi sanitari anche per le fasce più vulnerabili della popolazione nell’area metropolitana di Nairobi.

Il Ruaraka Uhai Neema Hospital di Nairobi, fondato dall'organizzazione no-profit World Friends Kenya nel 2008, è diventato negli anni un centro di riferimento per il sub-paese e l'area metropolitana di Nairobi. La struttura sanitaria è riconosciuta di livello 4 dal governo e riceve una media di 10.000 pazienti al mese, con un organico composto per il 99% da personale locale.

La WFK ha espresso al Bambino Gesù la necessità di migliorare le conoscenze in ambito diagnostico, con particolare attenzione alle potenzialità della Radiologia. L’obiettivo finale resta quello di rendere i servizi sanitari accessibili e sostenibili anche per le fasce più vulnerabili della popolazione, come i residenti delle baraccopoli limitrofe, principale bacino di utenza della struttura sanitaria.

Il Kenya è al 143° posto nell’indice di sviluppo umano. Dal punto di vista economico-sociale, la chiave più adatta per comprendere il Paese è la sua forte disuguaglianza nella distribuzione della ricchezza. Si stima che il 36% del reddito keniano sia detenuto dal 10% della popolazione e che, allo stesso tempo, il 36% della popolazione viva al di sotto della soglia di povertà relativa mentre il 37% viva con meno di 1,90 dollari al giorno.

La sanità pubblica in Kenya si trova ad affrontare numerose sfide nell’erogazione dei servizi: è caratterizzata da finanziamenti inconsistenti, risorse scarse, carenza di operatori sanitari, strutture inadeguate, esaurimento dei farmaci essenziali. Di conseguenza, la disponibilità e la qualità dei servizi sanitari sono limitate.

Inoltre, sebbene in Africa la pandemia di SARS-CoV-2 abbia avuto un impatto clinico diretto sulle popolazioni inaspettatamente inferiore a quanto previsto, occorre considerare gli effetti indiretti di questi. I primi studi mostrano come le misure di sanità pubblica, messe in atto per contrastare il contagio, abbiano causato una significativa interruzione dei servizi offerti all’interno dei centri sanitari e allo stesso tempo ridotto il numero di accessi agli stessi centri da parte dei pazienti.

Nel contesto urbano di Nairobi, soprattutto per i residenti delle baraccopoli e degli insediamenti informali, che rappresentano il 60-70% della popolazione totale della capitale, le restrizioni hanno colpito l’economia locale e i lavoratori informali, incidendo negativamente sui redditi delle famiglie e facendo aumentare i prezzi dei servizi sanitari e di prima necessità.

Le restrizioni agli spostamenti, il numero ridotto di mezzi di trasporto e il coprifuoco serale e notturno hanno reso difficile l’accesso dei pazienti agli ospedali, anche in situazioni di emergenza o urgenza. Inoltre, l’interazione tra infezione da SARS-CoV-2 e malattie infettive e non trasmissibili acute e croniche ha avuto un effetto sinergico negativo soprattutto a Nairobi e nei maggiori centri urbani del Paese, precedentemente caratterizzati da gravi disuguaglianze economiche e sociali e da un fragile sistema sanitario.

Il limite del sistema sanitario al servizio degli slum non consiste nel numero delle strutture (che appaiono inadeguate, ma non limitate), ma risiede nella qualità ed efficacia dei servizi forniti. Le baraccopoli sono servite principalmente da piccoli dispensari (che rappresentano l'84,4% delle strutture), di proprietà privata e a scopo di lucro, dove il personale ha competenze limitate e spesso non è qualificato, che hanno orari di apertura scomodi e applicano tariffe sproporzionate rispetto alle capacità economiche delle famiglie locali.

Partner del progetto: World Friends Onlus

Scadenza: 2025

Specialità pediatriche: Radiologia

Attività 2023:

  • È previsto un programma con formazione residenziale in al Bambino Gesù per 1-2 medici, coperti con i fondi ricevuti dalla Fondazione Maria Enrica.
  • Sono in programma 2-3 webinar e una eventuale missione di training on the job a Nairobi.

 

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