«Questa convenzione rappresenta un importante sostegno in favore delle famiglie calabresi. Si calcola che ogni anno siano circa 10mila i bambini provenienti dalla Calabria che raggiungono il Bambino Gesù di Roma per cure mediche. Il nostro obiettivo è quello di riuscire ad abbassare questi numeri, dimostrando che è possibile dare le migliori cure pediatriche a queste famiglie anche nella loro Regione, senza dover essere costretti a fare questi viaggi che hanno un costo materiale ma anche morale davvero onerosi». Lo ha dichiarato la presidente del Bambino Gesù. Mariella Enoc, nel corso della conferenza stampa di presentazione dell’accordo di collaborazione tra l’Ospedale della Santa Sede e la Regione Calabria tenutasi questa mattina presso la sede della Regione.
All’incontro con i giornalisti hanno preso parte anche il presidente della Regione, Roberto Occhiuto, il direttore sanitario del Bambino Gesù, Massimiliano Raponi, il direttore del dipartimento di Emergenza Accettazione e pediatria generale dell’Ospedale romano, Alberto Villani, il dirigente generale del dipartimento della Salute, Iole Fantozzi, e il consulente regionale Agostino Miozzo.
«Con questo accordo noi non risolviamo il problema del potenziamento della pediatria in Calabria, non è una soluzione a tutti i problemi di questo ambito – ha spiegato il presidente della Regione, Roberto Occhiuto - ma l’intesa con il Bambino Gesù dà la possibilità al nostro sistema, al cui interno ci sono anche delle eccellenze, di poter acquisire competenze specialistiche in raccordo con la prima struttura italiana pediatrica. Assicurerà l’assistenza territoriale e i necessari percorsi di formazione ai nostri medici, stimolando la crescita dei livelli di assistenza in pediatria».
L’accordo, della durata di 3 anni, era stato siglato lo scorso 3 agosto presso il Ministero della Salute e prevede una serie di attività che verranno realizzate dal Bambino Gesù in collaborazione con le strutture, gli specialisti e i pediatri della Regione Calabria. Scopo della convenzione è quello di potenziare la rete pediatrica regionale, migliorare la capacità di risposta sul territorio e contenere la migrazione sanitaria in ambito pediatrico. Durante la conferenza sono state illustrate le prime iniziative operative che partiranno il 9 gennaio prossimo.
Gli specialisti del Bambino Gesù programmeranno un’attività settimanale con i colleghi della Regione per le specialità maggiormente coinvolte nel fenomeno della migrazione sanitaria. Si inizierà da cardiologia, neurologia e ortopedia. Specialità a cui si aggiungeranno poi, epatogastroenterologia, nefrologia, endocrinologia e diabetologia, reumatologia e allergologia, otorinolaringoiatria, oculistica, urologia, dermatologia, malattie rare e genetica medica.
L’accordo comprende anche la realizzazione di un progetto di telemedicina che prevede attività di teleconsulto con i pediatri della Regione, televisite di follow-up e telemonitoraggio dei pazienti calabresi, con particolare attenzione ai bambini in cura per patologie complesse che prevedono un piano assistenziale integrato. Un ruolo centrale lo rivestirà la presa in carico presso il Bambino Gesù dei pazienti calabresi con patologie ad elevata complessità.
All’interno della collaborazione, infine, sono previsti programmi di formazione che riguarderanno in particolare la risposta all’emergenza e il supporto delle funzioni vitali per i medici e gli infermieri che lavorano nel Centro pediatrico regionale e per il personale del 118.