
I tumori maligni sono malattie rare nei bambini (0-14 anni) e negli adolescenti (15-19 anni), rappresentando circa l’1% di tutti i tumori maligni che si manifestano nel corso della vita.
Le cause di un tumore nell’età pediatrica sono quasi sempre sconosciute. Solo in pochi casi sono dovuti a sindromi che predispongono allo sviluppo di tumori.
I principali tumori solidi dell'età pediatrica sono:
- Tumori del sistema nervoso centrale;
- Neuroblastoma;
- Tumore di Wilms;
- Sarcomi dei tessuti molli;
- Sarcomi dell’osso.
Le principali strategie terapeutiche in nostro possesso per curare un tumore sono:
- La chemioterapia;
- La radioterapia;
- La chirurgia.
Per alcuni tipi di tumore pediatrico oggi sono disponibili terapie molto avanzate, come il trapianto di cellule staminali ematopietiche (trapianto di midollo) e l'immunoterapia.
Per immunoterapia si intende un trattamento di cura che utilizza lo stesso sistema immunitario del paziente, anche con cellule geneticamente modificate, per riconoscere e distruggere le cellule del cancro.
I tumori pediatrici sono malattie sempre più curabili. Il miglioramento dei risultati è dovuto:
- Alle conquiste della ricerca scientifica;
- Alle maggiori conoscenze delle caratteristiche cellulari, metaboliche e molecolari dei tumori pediatrici.
Tutte queste conoscenze consentono di effettuare terapie personalizzate e trattamenti farmacologici (chemioterapia) e non farmacologici (radioterapia, chirurgia), sempre più mirati ed efficaci.
Con l’accrescersi dei tassi di sopravvivenza dopo essere guariti da un tumore è aumentato il numero di bambini e adolescenti che raggiungono l’età adulta dopo essere stati sottoposti a terapia oncologica.
Oggi l’80% circa dei bambini con tumore sopravvive dopo 5 anni dalla diagnosi di malattia tanto che 1 giovane su 800, all’età di 20 anni, è guarito da un tumore in età pediatrica.
Le cure ricevute possono interferire con lo sviluppo fisico e psicologico dei bambini e degli adolescenti e possono avere un impatto sul successivo stato di salute.
È fondamentale dunque seguire nel tempo con esami clinici, ematochimici e strumentali i ragazzi e i giovani adulti guariti da un tumore pediatrico in modo da prevenire o diagnosticare in tempo eventuali malattie causate dai trattamenti ricevuti in passato nel percorso per curare il tumore quando erano bambini.
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